I familiari di Ivan Ciullo non avevano mai smesso di lottare per ottenere giustizia, non arrendendosi all’ipotesi del suicidio: otto anni dopo per loro arriva l’attesa svolta. Dopo anni di battaglie legali ci sono due indagati per omicidio in relazione alla morte del dj trovato impiccato ad un albero di ulivo all’alba del 22 giugno 2015, nelle campagne di Acquarica del Capo, in provincia di Lecce.
La svolta nelle indagini è arrivata col passaggio del fascicolo dai due pm che se ne erano occupato ad oggi ad un terzo magistrato, Donatina Buffelli: il reato ipotizzato è passato da istigazione al suicidio a omicidio. Nel nuovo fascicolo compaiono due indagati: si tratta dell’uomo con cui Ivan ebbe una tormentata relazione sentimentale, finora l’unico indagato nel procedimento e di un cantante musicista del posto, che collaborava col dj.
La svolta investigativa porterà a accertamenti irripetibili, una perizia sulla memoria del pc di Ivan (in arte Dj Navi) risultato danneggiato e del cellulare della vittima.
In due precedenti occasioni era stata richiesta l’archiviazione dell’indagine per suicidio. Secondo quanto emerge dall’attività in corso il dj, 34enne all’epoca dei fatti, sarebbe stato strangolato e poi impiccato all’albero per simularne il suicidio.