Il rovello di Vilnius
Vertice di Vilnius, Biden boccia l’Ucraina nella Nato
Meloni: “L’Ue investa di più su difesa e sicurezza”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Farla entrare adesso non è il caso. Tenerla completamente fuori, nemmeno. È il rovello di Vilnius: avvicinare l’Ucraina alla Nato ma senza fissare una data d’ingresso. Prima la fine della guerra con la Russia, poi l’adesione dell’Ucraina alla Nato. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un’intervista alla Cnn prima della sua partenza per l’Europa delinea la “road map” per l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica. Kiev preme e il tema sarà riproposto dal presidente Volodymyr Zelensky nel vertice in programma a Vilnius oggi e domani.
“Non credo ci sia unanimità nella Nato se si debba o non si debba portare l’Ucraina all’interno della famiglia in questo momento, mentre è in corso una guerra. Per esempio, se si facesse una cosa del genere, saremmo determinati ad impegnarci per ogni centimetro del territorio Nato. È un impegno che abbiamo assunto tutti, senza condizioni. Se la guerra prosegue, allora siamo tutti in guerra. Saremmo tutti in guerra con la Russia”, le parole di Biden. Sulla stessa lunghezza d’onda è la Germania.
“Non è il momento giusto per un invito all’Ucraina, per passi concreti in direzione di un’adesione”. A dichiararlo, alla vigilia del summit di Vilnius è una fonte del governo tedesco, sottolineando che dal punto di vista della Germania bisogna puntare sull’aiuto a Kiev nella sua battaglia contro la Russia ed intensificare la partnership con l’Ucraina attraverso un Consiglio Nato-Ucraina. Si lavora per trovare la quadra. “A seguito di intensi negoziati, gli alleati Nato hanno raggiunto un consenso per rimuovere il Map dal percorso di adesione dell’Ucraina”, scrive intanto sui social media il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, riferendosi al “membership action plan” il piano d’azione di adesione che è un processo attraverso il quale l’Alleanza avvia negoziati con i candidati membri su questioni di natura politica, economica, di difesa e di sicurezza.
“Plaudo a queste lungamente attesa decisione che accorcia il nostro percorso verso la nato – aggiunge Kuleba – è anche il momento migliore per fare chiarezza sull’invito all’Ucraina a diventare membro”. Nel frattempo la guerra prosegue. “Bakhmut. Il nemico è in trappola e la città viene posta sotto il controllo delle forze di difesa”. Lo ha scritto su Telegram il generale ucraino Oleksandr Syrskyi. A fare eco alle parole di Syrsky anche la viceministra della difesa ucraina Hanna Malyar che, sempre su Telegram spiega che le forze di Kiev “hanno tenuto sotto controllo le entrate, le uscite e i movimenti del nemico in città per diversi giorni ” e che questo è “reso possibile dal fatto che nel corso della loro avanzata, le nostre truppe hanno preso il controllo delle principali alture dominanti intorno a Bakhmut”.