La tragedia di Manfredonia
Fratellini annegati in una vasca d’irrigazione, l’allarme dopo il ritrovamento delle ciabatte: “Forse volevano farsi un bagno”
Cronaca - di Redazione
Un dramma consumato nell’arco di poche ore: nel pomeriggio di martedì 11 luglio due bambini di 6 e 7 anni, Daniel e Stefan, scompaiono nel nulla, con l’allarme lanciato dai genitori.
I due, di origini rumene, vengono trovati poche ore dopo, è da poco passata la mezzanotte, in un vascone per l’irrigazione agricola nei pressi di un’azienda ubicata tra Manfredonia e Zapponeta, provincia di Foggia, in Puglia. Le ricerche si erano concentrate subito in quella zona perché era lì che i genitori dei due bambini avevano rinvenuto le ciabatte dei figli.
Vascone che dista solo poche decine di metri dal casolare dove i due fratellini vivevano con i genitori.
Daniel e Stefan sono caduti in un vascone di circa 40 metri, profondo tre: una zona scarsamente illuminata dove hanno avuto non poche difficoltà anche i sommozzatori dei vigili del fuoco ad effettuare le ricerche: i caschi rossi provenienti da Bari, coadiuvati dai colleghi di Foggia, si sono serviti di fotocellule per cercare i due bambini.
Poco dopo la mezzanotte il drammatico ritrovamento dei due corpi senza vita, con la madre colta da malore quando i sommozzatori hanno issato fuori dall’acqua i due fratellini ormai morti.
A notte inoltrata sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita dei due fratellini. Dopo ore di ricerca nelle acque di un bacino per uso irriguo a Manfredonia, si è concluso tragicamente l’intervento dei #sommozzatori dei #vigilidelfuoco#12luglio #Foggia pic.twitter.com/94cIPvFVkI
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) July 12, 2023
Ora la Procura di Foggia indaga per omicidio colposo. Obiettivo è capire come i due fratellini siano arrivati lì e come siano caduti nel vascone: l’area era recintata, ma una parte era divelta ed è probabilmente da quel ‘buco’ che i bambini potrebbero essere entrati.
Una delle ipotesi al vaglio è che Daniel e Stefan, per combattere il grande caldo di martedì, volessero fare un bagno in quella che immaginavano fosse una piscina. Non si esclude anche l’ipotesi di un incidente: la vasca ha un’argine alto circa un metro e mezzo e forse i bambini potrebbero essere scivolati mentre camminavano proprio su sull’argine.
“È stata una notte terribile”, sono invece le parole usate da Domenico De Pinto, comandante provinciale dei Vigili del fuoco che hanno ritrovato i cadaveri dei due bambini.