Il bilancio 2023
L’allarme di Elly Schlein: “Così rischiamo di perdere il tesoro del Pnrr”
Fitto è ottimista ma non si capisce perché...
Editoriali - di Piero Sansonetti
La Schlein lancia l’allarme, il ministro Fitto convoca una conferenza stampa per gettare acqua sul fuoco e semina ottimismo, ma i fatti sono purtroppo piuttosto evidenti e l’ottimismo non risolve: ci sono buone ragioni per credere che la terza rata del Pnrr, se arriverà, arriverà molto tardi, e la quarta potrebbe addirittura saltare.
Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. Sia perché salterebbe il bilancio 2023, e sarebbe cosa assai complessa riabborracciarlo, sia perché sfumerebbe una grande occasione di ripresa per l’economia italiana. Il governo da diversi mesi lancia messaggi di gioia perché l’economia italiana risulta quella più in movimento di tutt’Europa, o comunque appare migliore di quella tedesca e di quella francese. Vero. Ma in questo successo le politiche del governo Meloni non c’entrano nulla. C’entrano piuttosto altri tre elementi.
Le scelte compiute a suo tempo dal Governo Draghi, la dinamicità della nostra impresa, e il bassissimo costo del lavoro che permette alla stessa impresa, appunto, di essere dinamica perché non deve – come l’impresa francese e quella tedesca – pagare salari pesanti ai lavoratori. Ragione per la quale in Italia viviamo un periodo di successo dell’economia e di aumento della povertà e dunque aggravamento della questione sociale.
In questa situazione perdere il Pnrr o parte del Pnrr sarebbe un vero disastro. Il Pnrr, se realizzato, potrebbe produrre uno sviluppo vero dell’economia. E’ questo che ha sottolineato la segretaria del Pd. Ma il governo non sembra molto attento al problema. Piuttosto appare preso dall’affare Santanché, dall’affare Delmastro, dall’affare La Russa e ora anche dalla questione Facci.