Netto divario Nord-Sud

Pandemia ‘infinita’ per la scuola, l’effetto Covid nei dati Invalsi: uno studente su due non capisce cosa legge

Cultura - di Redazione

12 Luglio 2023 alle 13:26 - Ultimo agg. 12 Luglio 2023 alle 13:29

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Pandemia ‘infinita’ per la scuola, l’effetto Covid nei dati Invalsi: uno studente su due non capisce cosa legge

Da un parte l’effetto “long Covid”, dall’altro lo storico divario tra Nord e Sud, che si applica tanto nel mero calcolo del Pil quanto nella scuola. L’esito dei test Invalsi 2023, raccolti e sistematizzati nel Rapporto presentato questa mattina alla Camera, conferma un quadro a tinte fosche per la nostra scuola.

I dati che destano subito all’occhio sono quelli sulle competenza basilari: la metà degli studenti che terminano le scuole superiori non è in grado di comprendere ciò che legge, né di destreggiarsi degnamente con la matematica.

In particolare soltanto il 51% di chi arriva a terminare il ciclo scolastico è in grado di raggiungere il livello base di comprensione del testo, il 50% esatto quello base di matematica.

Come detto, il dato cambia tra le diverse aree del Paese: in italiano i divari tra le diverse aree del Paese, specialmente tra Nord e Sud, raggiungono i 23 punti percentuali, in matematica addirittura 31 punti.

Lacune dalle elementari

Le lacune iniziano ad emergere già delle scuole elementari, secondo quanto rileva il Rapporto: in italiano il tasso di alunni che raggiunge almeno il livello base si attesta su base nazionale al 69% dopo la seconda elementare (-3% rispetto al 2022), e al 74% dopo la quinta volta (-6% rispetto all’anno scorso). Male anche il rendimento in matematica, anche qui in calo: livello base raggiunto dal 64% degli allievi dopo la seconda elementare (-6%), 63% dopo la quinta (-3%).

Anche qui si registrano grossi divari su base regionale: a pagare maggiormente secondo il Rapporto 2023 sono regioni comune Sardegna, Sicilia e Calabria.

Effetto long Covid

Per il presidente di Invalsi sui dati di quest’anno pesano ancora gli effetti del Covid, o per meglio dire l’impatto avuto dalle interruzioni nei percorsi di apprendimenti in epoca pandemica.

“È giusto dire che assistiamo ad un effetto long Covid”, è stato il comenneto di Roberto Ricci, che ha segnalato la fatica di tornare ai livelli di rendimenti pre-pandemia. “Gli apprendimenti sono un continuum, se si inseriscono discontinuità questo finisce per avere un peso”.

L’inglese

Unico ‘spiraglio’ pare essere la conoscenza dell’inglese. Nel Rapporto Invalsi si evidenzia che il 54% dei maturandi raggiunge il livello B2 nella prova di lettura, il 41% in quella di ascolto, numeri in miglioramento rispetto allo scorso anno.

Anche qui però si segnala uno squilibrio su base territoriale. In alcune regioni del Mezzogiorno appena uno studente su due comprende correttamente ciò che legge, e il 35-40% non sa leggere o comprendere un testo in inglese.

di: Redazione - 12 Luglio 2023

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