Il vertice di Vilnius

Ucraina nella Nato, Zelensky fa marcia indietro: “Prima la pace”

L’obiettivo è garantire che Kiev possa “difendersi oggi” e “scoraggiare l’aggressione russa in futuro”

Esteri - di Umberto De Giovannangeli - 13 Luglio 2023

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Ucraina nella Nato, Zelensky fa marcia indietro: “Prima la pace”

L’irritazione non è svanita. Ma a Vilnius Volodymyr Zelensky, dopo un giorno e una notte, quella di martedì, che dire diplomaticamente infuocata è peccare in difetto, ha dovuto prendere atto che far irretire l’alleato americano non conviene e accettare di procrastinare a un domani indefinibile l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Insomma, il poco è meglio del niente.

“Sono grato al presidente Biden, al Congresso e alle persone degli Usa che sono i leader nel supporto all’Ucraina. Non voglio trovare nessun argomento per convincere il presidente affinché ci veda nella Nato. Credo che si tratti della sicurezza della sicurezza del fronte Est della Nato e credo che la Nato abbia bisogno di noi e sono fiducioso che dopo la guerra l’Ucraina sarà nella Nato. Quindi con gli Usa abbiamo la stessa comprensione e visione”. Così Zelensky, nella conferenza stampa con il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a margine del Consiglio Nato-Ucraina.

“Dai colloqui di oggi (ieri per chi legge, ndr) capisco che le condizioni necessarie per l’ingresso nella Nato saranno raggiunte quando ci sarà la pace in Ucraina”, si acconcia il presidente ucraino. “Capiamo che alcuni hanno paura di parlare di membership ora perché nessuno vuole una guerra mondiale ed è comprensibile. Ma abbiamo bisogno di avere segnali”, ha aggiunto Zelensky. “Le condizioni per l’adesione dell’Ucraina alla Nato sono sconosciute. Non sappiamo quali siano. Non ce ne sono. Questo è il problema. Cioè, quando saranno soddisfatte le condizioni? Quali sono le condizioni? Chi dovrebbe formularle? Quali sono?”, ha dichiarato il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, come riportano i media ucraini.

Si prova a chiudere mostrando una unità d’intenti, più di facciata che sostanziale. “Tutti gli alleati concordano che l’Ucraina sarà un giorno nella Nato. Io e Zelensky abbiamo parlato delle garanzie che possiamo dare nel mentre e ringrazio i leader del G7 per le garanzie di sicurezza: aiuteremo l’Ucraina a costruire una forte difesa, in modo che sia una fonte di stabilità nella regione. Questa è un potente dichiarazione per l’Ucraina”, afferma il presidente Usa presentando le garanzie di sicurezza del G7 con tutti i leader presenti, compresi i vertici dell’Ue.

L’Ucraina nella Nato avrebbe significato la guerra con la Russia, taglia corto il Consigliere alla sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan intervistato da Cnn. Ed è quanto Biden ha ribadito, pur tra mille rassicurazioni e impegni militari, a Zelensky nel loro faccia a faccia finale.
“Ciascuno di noi lavorerà con l’Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine”. Lo si legge nel documento del G7 per l’Ucraina, L’obiettivo è garantire che Kiev possa “difendersi oggi” e “scoraggiare l’aggressione russa in futuro” attraverso la fornitura continua di “equipaggiamento militare moderno, nei domini terrestre, aereo e marittimo, dando priorità alla difesa aerea, all’artiglieria e al fuoco a lungo raggio, ai veicoli blindati e ad altre capacità chiave, come l’aviazione da combattimento – e promuovendo una maggiore interoperabilità con i partner euro-atlantici”.

“Oggi stiamo avviando negoziati con l’Ucraina per formalizzare – attraverso impegni e accordi di sicurezza bilaterali allineati a questo quadro multilaterale, in conformità con i nostri rispettivi requisiti legali e costituzionali – il nostro sostegno duraturo all’Ucraina mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale, ricostruisce la sua economia, protegge i suoi cittadini e persegue l’integrazione nella comunità euro-atlantica. Daremo ordine ai nostri team di iniziare immediatamente queste discussioni”, si legge nel testo. Per Zelensky è il momento dell’incasso. Non era quello che si attendeva, ma tant’è.

Post scriptum. Al vertice era presente anche Giorgia Meloni. La notizia è che la presidente del Consiglio è stata invitata da Biden alla Casa Bianca il 27 luglio. Punto.

13 Luglio 2023

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