Almeno una persona è morta nell’attacco russo che nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 luglio ha colpito Kiev, la capitale dell’Ucraina. Lo ha fatto sapere il sindaco della città Vitali Klitscho. La contraerea ha abbattuto una dozzina di droni russi nello spazio aereo della capitale secondo quanto riporta il Kyiv Independent. La vittima sarebbe stata uccisa dai detriti di un drone caduti su edifici residenziali che hanno causato incendi e che hanno anche ferito altre quattro persone nel quartiere di Podil. Le sirene antiaeree hanno suonato anche nelle regioni di Kherson, Mykolaiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kirovohrad.
Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha detto che l’attacco è stato compiuto da parte della Russia con droni Shahed di fabbricazione iraniana. Si tratta del terzo giorno consecutivo di attacchi russi su Kiev in questa settimana, non casuale probabilmente visto il vertice della Nato in Lituania. Gli Stati membri a Vilnius hanno confermato l’appoggio all’Ucraina ma anche chiarito che l’adesione di Kiev all’Alleanza sarà possibile solo “quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”.
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Il Presidente Volodymyr Zelensky ha commentato su Telegram intanto il suo viaggio a Vilnius, in Lituania, per il vertice NATO. “Stiamo tornando a casa con un buon risultato per il nostro Paese e, cosa molto importante, per i nostri guerrieri. Un buon rafforzamento di armi. È molto importante: per la prima volta dall’indipendenza, abbiamo costituito una base di sicurezza per l’Ucraina nel suo cammino verso la Nato. Si tratta di garanzie di sicurezza concrete, confermate dalle sette principali democrazie del mondo. Mai prima d’ora abbiamo avuto una tale base di sicurezza, e questo è il livello del G7“.
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha esultato: “La Nato è più forte, energica e più unita che mai. Putin pensava che si sarebbe divisa quando ha invaso l’Ucraina. Credeva che i leader democratici sarebbero stati deboli. Ha pensato male. Non ha capito chi siamo”. Il ministero Sergey Lavrov ha intanto escluso colloqui di pace tra Mosca e Kiev a luglio. “Un esempio di sviluppo estremamente pericoloso è il piano degli Stati Uniti di trasferire aerei da combattimento F-16 al regime di Kiev. Abbiamo informato le potenze nucleari di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che la Russia non può ignorare la capacità di questi aerei di trasportare armi nucleari armi. L’Ucraina sarà considerata da noi come una minaccia dall’Occidente nella sfera nucleare“.