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Quando Falcone diceva che il concorso esterno è incompatibile col codice

Quando Falcone diceva che il concorso esterno è incompatibile col codice

Scriveva nel 1991 Giovanni Falcone (che pure era stato l’ispiratore del reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”): “Col nuovo codice di procedura non si potrà ancora a lungo punire il vecchio delitto di associazione in quanto tale, ma bisognerà orientarsi verso la ricerca della prova dei reati specifici. Con la nuova procedura, infatti, la prova deve essere formata in dibattimento. Il che rende estremamente difficile, in mancanza di concreti elementi di colpevolezza per i delitti specifici, la dimostrazione dell’appartenenza del soggetto ad una organizzazione criminosa”.

Dunque Falcone non solo riteneva superato il reato di concorso esterno, ma addirittura considerava superato l’ottocentesco reato di associazione. Prima di sbandierare Falcone bisognerebbe conoscerlo.