Le polemiche

Salario minimo “da Unione Sovietica”, Tajani archivia la proposta delle opposizioni con un discorso da bar

Politica - di Carmine Di Niro

18 Luglio 2023 alle 17:56 - Ultimo agg. 18 Luglio 2023 alle 17:58

Condividi l'articolo

Salario minimo “da Unione Sovietica”, Tajani archivia la proposta delle opposizioni con un discorso da bar

Il commento più duro arriva da Carlo Calenda, non esattamente uno statalista sovietico, che parla di “imbecilità e rinfaccia al ministro degli Esteri di “non conoscere fatti fondamentali, tipo che il salario minimo c’è in tutti i Paesi del G7”. Oggetto del contendere è proprio il salario minimo, proposta di legge che ha unito le opposizioni e allo stesso compattato il governo in un netto “no” al progetto di promuovere una retribuzione minima di 9 euro lordi l’ora.

A scagliarsi oggi contro la proposta è stato appunto il titolare della Farnesina e nuovo leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che durante il suo intervento all’Assemblea di Coldiretti ha sottolineato che in Italia “non serve il salario minimo, serve un salario ricco” perché “non siamo nell’Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio”.

Per il vicepremier del governo Meloni “oggi abbiamo salari troppo bassi che devono confrontarsi anche con l’inflazione, ma la soluzione non è il salario minimo perché abbassa i salari e non li alza. Noi vogliamo fare l’esatto contrario di quello che vuole fare la sinistra. Noi vogliamo fare il salario ricco, frutto della crescita economica del nostro paese e non frutto di decisioni a tavolino che alla fine finiscono per danneggiare il cittadino”.

Parole, quelle di Tajani, arrivate mentre in commissione Lavoro della Camera infuria lo scontro tra le opposizioni e la maggioranza, con la destra pronta a sopprimere con un proprio emendamento la proposta di legge sul salario minimo. Per Walter Rizzetto, presidente della commissione di Fratelli d’Italia, il problema è che “è una proposta che non ha alcuna copertura finanziaria. Se e qualora non fossimo noi a cercare di porre un rimedio, sarà la Commissione Bilancio che darà un input negativo rispetto alla proposta, perché all’articolo 7 non ci sono le coperture finanziarie”.

Ma sono le parole di Tajani a scatenare la rabbia dell’opposizione. Come detto è Calenda ad attaccare frontalmente il ministro degli Esteri e la sua uscita sul salario minimo “sovietico”. “Gli Stati Uniti sarebbero sovietici, la Francia è sovietica, la Germania ha aumentato il salario minimo più volte perché c’è un problema dell’inflazione che colpisce le persone più povere? Tutti i Paesi europei e occidentali hanno il salario minimo”, ha ricordato a Tajani il leader di Azione.

Coro di critiche anche dal Partito Democratico, da tutte le sue ‘anime’. “Non siamo in Urss. Argomentazione che nemmeno al bar“, scrive su Twitter il presidente Dem Stefano Bonaccini, mentre il responsabile Esteri del Pd Giuseppe Provenzanoil ministro degli Esteri definisce ‘sovietica’ una misura, il salario minimo, presente in tutti i principali Paesi e oggetto di una direttiva europea. È imbarazzante. Ma rivela l’anima delle destre: l’indifferenza verso chi sta peggio. Uno schiaffo a milioni di lavoratori poveri”.

18 Luglio 2023

Condividi l'articolo