A Palermo
Strage di via D’Amelio, Meloni salta la fiaccolata per Borsellino: il timore di contestazioni e la polemica sul concorso esterno
Per "altri impegni concomitanti". La premier presiederà il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a Palermo. Schlein al corteo delle agende rosse
News - di Redazione Web
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non parteciperà alla tradizionale fiaccolata in ricordo del magistrato Paolo Borsellino a Palermo per via di “altri impegni concomitanti”. Lo ha spiegato la stessa premier in una lettera a Il Corriere della Sera in cui ha annunciato la sua presenza a Palermo al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza e smentito una sorta di crisi con il “mito Borsellino”. Oggi, 19 luglio 2023, ricorre il 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio. A neanche due mesi dall’attentato di Capaci che uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, domenica 19 luglio 1992 a Palermo un’autobomba uccideva il magistrato Borsellino e cinque agenti della scorta. La strage fu anche al centro di lunghi e complicati processi e di uno dei più clamorosi casi di depistaggio.
“Ricordo, come se fosse ieri, il profondo e viscerale rifiuto della mafia che, da ragazza, provai di fronte alle immagini della strage di via D’Amelio. Da quel rifiuto nacque il lungo, convinto, impegno politico che mi ha portato fin qui, da semplice militante di un movimento giovanile alla presidenza del Consiglio dei ministri”. Un’occasione, la lettera, anche per vantare presunti risultati del governo nella lotta alla mafia. Meloni nel 2019 aveva chiesto una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sulle “troppe omissioni e scandalose ombre” sull’attentato stragista che aveva ucciso anche gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
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La premier sarà a Palermo, depositerà una corona di fiori alla caserma del Reparto Scorte, visiterà le tombe di Falcone e Borsellino e presiederà con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della polizia Vittorio Pisani il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza “per fare il punto sul lavoro svolto sull’attività di contrasto alle criminalità organizzata che le istituzioni, ad ogni livello, stanno portando avanti”. Ha smentito le voci di una “crisi con il mito Borsellino” della premier che avrebbero portato alla diserzione dalle commemorazioni. “È, ovviamente, falso. Così come è stucchevole il tentativo di alcuni di strumentalizzare la mia impossibilità — data da altri impegni concomitanti — di partecipare anche alla tradizionale fiaccolata di Palermo, organizzata da «Comunità ‘92» e «Forum XIX Luglio» e diventata nel tempo manifestazione apprezzata e partecipata. E alla quale ho sempre orgogliosamente preso parte”. Alla fiaccolata prenderà parte la Presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
Il Corriere della Sera, così come altri media, hanno scritto di “ragioni di ordine pubblico” che avrebbero portato alla decisione. Il timore di possibili contestazioni. Una versione comunque non smentita da Palazzo Chigi. A sollevare il caso hanno contribuito le recenti dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul concorso esterno in associazione mafiosa. Reato che il ministro vorrebbe quantomeno modificare. “Mi concentrerei su altre priorità”, aveva commentato la premier dopo la bufera. A via D’Amelio arriverà nel pomeriggio in un corteo con le cosiddette “agende rosse” – il movimento da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato -, Cgil e altre sigle di sinistra, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.