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Dieci secondi non sono molestia sessuale, la Procura impugna la sentenza virale che aveva assolto il bidello

Dieci secondi non sono molestia sessuale, la Procura impugna la sentenza virale che aveva assolto il bidello

La Procura di Roma ha impugnato la sentenza, che tanto ha fatto discutere, diventata nota come la sentenza dei dieci secondi: i circa dieci secondi che sarebbe durato il palpeggiamento da parte di un collaboratore scolastico dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma a danno di una studentessa minorenne. La sentenza di assoluzione dall’accusa di violenza sessuale aveva fatto tantissimo discutere. Era diventata anche un trend sui social, con molti post ironici e altrettanti di indignazione.

L’episodio risale all’inizio di aprile. La ragazza ha raccontato in aula di essere stata toccata ai glutei mentre saliva le scale per arrivare in classe con un’amica, un palpeggiamento che sarebbe stato invasivo fino agli slip. I giudici avevano assolto l’uomo, pur riconoscendo come “la condotta posta in essere […] integra il reato di violenza sessuale” ed escludendo “l’assenza dell’intento libidinoso”, per l’assenza dell’elemento soggettivo perché “il toccamento sarebbe stato fugace”, “quasi uno sfioramento”, quantificato in una manciata di secondi come scritto nella sentenza dell’assoluzione. “Una manovra maldestra” per il tribunale.

Secondo lo stesso pm che nell’udienza dello scorso 7 luglio aveva chiesto la condanna dell’imputato a tre anni e quattro mesi di reclusione, il tribunale avrebbe travisato la ricostruzione dell’episodio. La durata del palpeggiamento è stato un tempo “non trascurabile” secondo il pm, l’ha definito “apprezzabile”. L’amica della ragazza inoltre ha raccontato che l’intero episodio sarebbe durato una trentina di secondi. L’accusa ha anche sottolineato come il pm si prendesse da tempo confidenze della ragazza rivolgendosi a lei con nomignoli ed epiteti.

Dal momento in cui la sentenza è diventata nota e appena la notizia ha preso a circolare, la palpata breve è diventata un trend, sono diventati virali i video sui social con utenti che misuravano e mostravano quanto potessero essere lunghi dieci secondi di palpeggiamenti. Alcuni contenuti avevano toni apertamente ironici, altri insofferenti, altri ancora assolutamente seri.