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Guerra in Ucraina, la Casa Bianca conferma: “Kiev sta utilizzando bombe a grappolo, entro fine anno gli F-16”

Guerra in Ucraina, la Casa Bianca conferma: “Kiev sta utilizzando bombe a grappolo, entro fine anno gli F-16”

Confermando le indiscrezioni giornalistiche di Washington Post e Wall Street Journal, la Casa Bianca ha ammesso che l’esercito ucraino ha iniziato ad utilizzare le bombe a grappolo inviate dagli Stati Uniti, mossa che aveva provocato grosse critiche anche dagli alleati occidentali.

A spiegarlo è stato, in un briefing con la stampa, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Stati Uniti che ritengono che l’Ucraina stia utilizzando le bombe a grappolo contro la Russia in modo “appropriato ed efficace, ha detto Kirby parlando con i giornalisti.

Le stanno usando in modo appropriato ed efficace, e in effetti stanno avendo un impatto sulle manovre difensive della Russia“, ha sottolineato Kirby. Gli Stati Uniti hanno annunciato il 7 luglio la spedizione di bombe a grappolo, nonostante le critiche della Germania e di altri paesi, nonché di organizzazioni come Human Rights Watch (HWR), preoccupate per l’impatto di queste armi sulla popolazione civile. Queste bombe erano incluse in un nuovo pacchetto di aiuti militari, del valore di 800 milioni di dollari (circa 719 milioni di euro al cambio attuale), che comprendeva anche, tra le altre armi, missili di difesa aerea, sistemi antiaerei Stinger e munizioni per sistemi antiaerei Patriot. Munizioni che il 13 luglio erano già arrivate sul territorio ucraino, come poi confermato anche dal Pentagono.

Lo stesso Kirby ha poi rivelato, in un’intervista a Fox News, che l’Ucraina riceverà aerei da combattimento F-16 entro la fine dell’anno. “Molto probabilmente, gli F-16 arriveranno in Ucraina prima della fine dell’anno. Tuttavia, non crediamo che da soli possano cambiare la situazione sul campo di battaglia“, ha detto Kirby.

Esercitazioni russe nel Mar Nero

Sul campo di battaglia ucraino va invece segnalato un ulteriore passo in avanti nelle “provocazioni” da parte di Mosca. La marina russa ha condotto quella che ha definito una “esercitazione militare” nell’area nord-occidentale del Mar Nero.

Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca spiegando che sono stati lanciati missili antinave per abbattere un bersaglio in mare. Secondo Mosca, le navi della flotta russa nel Mar Nero hanno sparato missili da crociera antinave “su un’imbarcazione bersaglio nella zona dell’esercitazione militare“, uno specchio d’acqua dove il Cremlino considera da giovedì scorso qualunque natante alla stregua di “potenziali navi militari“.

Le parole del capo della Cia Burns

Nel “dibattito” sul conflitto in Ucraina e sulle difficoltà interne al regime russo vanno registrate intanto le parole del direttore della Cia William Burns che, parlando all’Aspen Security Forum, ha evidenziato che il presidente russo Vladimir Putin starebbe cercando di guadagnare tempo mentre cerca di capire come comportarsi col capo della milizia Wagner Yevgeny Prighozin.

Secondo Burns l’ammutinamento del capo del Gruppo Wagner, un mese fa, ha messo in luce significative debolezze nel sistema di potere che Putin ha costruito. “Quello a cui stiamo assistendo è una danza molto complicata“, ha aggiunto. È probabile che Putin stia cercando di guadagnare tempo mentre elabora il modo migliore per trattare con il leader del gruppo Wagner, ha detto ancora, in quanto il gruppo mercenario è ancora utile per la leadership della Russia in Africa, Libia e Siria. “Putin è qualcuno che generalmente pensa che la vendetta sia un piatto che va servito freddo“, ha detto Burns. “Nella mia esperienza, Putin è l’ultimo apostolo della vendetta, quindi sarei sorpreso se Prigozhin sfuggisse a ulteriori ritorsioni. Se fossi Prigozhin, non licenzierei il mio assaggiatore di cibo“.