Mattatoio Tunisia
Deportati da Saied e lasciati morire
Secondo il regime tunisino sarebbe stato concesso alla Croce rossa di metter piede nell’area dove sono detenuti i migranti. Che negano però di ricevere assistenza.
Editoriali - di Redazione
Abbracciate fino all’ultimo respiro, esalato tra gli stenti del deserto in cui le ha deportate insieme ad altre centinaia di persone il dittatore tunisino Saied. La madre con il volto affondato nel terreno. La piccola accucciata accanto a lei.
Ammazzate dalla fame, dal caldo, dalla sete: emblemi della crisi umanitaria sulla sponda Sud del Mediterraneo. «Non abbiamo né cibo, né acqua. Neonati e bambini stanno morendo, ci sono donne anche incinte qui. Abbiamo bisogno di aiuto, subito» è un messaggio vocale arrivato a vari attivisti di ong in Tunisia. Viene da una delle centinaia di persone allo stremo deportate nella zona desertica, area militare, al confine tunisino con la Libia, da Kais Saied, presidente della Tunisia.
Il dittatore tunisino è l’alleato mediterraneo di Giorgia Meloni con cui l’Unione europea ha firmato sei giorni fa una intesa perché si occupi lui, in cambio di grossi finanziamenti, di fermare i migranti prima che salpino verso le nostre coste. Il lavoro sporco lo fa Saied. E lo fa così. Dopo aver deportato in quell’area più di mille persone, le ha lasciate intrappolate. Ovunque provino a scappare gli sparano addosso. Secondo il regime tunisino sarebbe stato concesso alla Croce rossa di metter piede nell’area dove sono detenuti i migranti. Che negano però di ricevere assistenza.
Dicono che gli viene dato al massimo un litro d’acqua al giorno. Da dividere in cinque persone. Nel deserto. Tra scorpioni e serpenti. «La Tunisia è un Paese partner» ha confermato giovedì la commissaria Affari Interni Ue, Ilva Johansson. Domenica a Roma, Saied sarà ospite d’onore di Palazzo Chigi per la Conferenza internazionale sull’immigrazione organizzata dal governo italiano. Un controvertice con testimonianze di rifugiati si svolgerà nelle stesse ore a Roma organizzato da Mediterranea Saving Humans.