Ridurre i tempi, sia di ferie dei docenti che di vacanze degli studenti. È l’ultima mossa del Ministero dell’Istruzione guidato da Giuseppe Valditara che, con una circolare, ha comunicato la novità per i debiti scolastici: andranno recuperati entro il 31 agosto.
Un termine, fa notare il Ministero, già previsto dal decreto Fioroni del 2007 ma quasi mai rispettato con gli esami di riparazione che molte volte slittano a settembre. Ora il ministero chiede di avere a disposizione tutti i risultati del recupero dei debiti per la fine di agosto come previsto dalla norma. Dunque la circolare serve in sostanza a “ricordare” agli istituti di svolgere il recupero dei debiti formativi entro la fine di agosto e non oltre.
Niente più toni minacciosi dei professori agli studenti, con l’ormai “iconica” frase “Ti rimando a settembre” da rivolgere a ragazzi e ragazze svogliati sui banchi di scuola. La circolare di Valditare è datata 13 giugno, ma è emersa solo oggi: viale Trastevere comunica ai dirigenti scolastici che “a partire da quest’anno, non sarà possibile accedere alle funzioni di trasmissione degli esiti finali oltre le date indicate nella presente nota”.
Anticipo che, spiegano dal Ministero guidato da Valditara, “si rende necessario nel contesto del ‘Piano di semplificazione per la scuola’ che tra gli obiettivi prevede, in particolare, la realizzazione di un’unica piattaforma online grazie alla quale famiglie e studenti possono consultare informazioni e dati necessari per scegliere in modo consapevole il percorso scolastico e post-scolastico, fruire in modo organico e personalizzato di tutti i servizi digitali per l’orientamento, le iscrizioni, i pagamenti e le comunicazioni”.
Per il recupero dei debiti da parte degli studenti con giudizio sospeso la finestra si apre il 16 agosto e si chiude il 31 agosto, salvo casi eccezionali che possono slittare all’8 settembre che però, come evidente dalla circolare ministeriale, si vogliono scongiurare.
Anticipo dei tempi sollecitato da Valditara che per i docenti di scuole superiore vorrà dire rinunciare almeno a una settimana di ferie nel mese di agosto. Repubblica fa “i conti” per chi è stato impegnato negli esami di maturità: la prova scritta di italiano si è svolta il 21 giugno scorso e in diversi casi la prova orale si è conclusa tra il 4 e il 10 luglio, dunque le ferie dei docenti ammontano a 36 giorni feriali, escluse domeniche e festivi.
In moltissimi istituti superiori italiani gli esami di “riparazione” inizieranno il 24 agosto, data che consentirà entro la fine del mese di svolgere gli scrutini e di comunicare gli esiti al Ministero dell’Istruzione: per rientra in servizio entro quella data occorre avere terminato gli esami di maturità l’8 o il 10 luglio, altrimenti i professori sono costretti a rinunciare a qualche giorno di ferie.