Come cambia il Mondo
L’Africa si sta dividendo in due continenti? Cosa sta succedendo e l’ipotesi del nuovo oceano
Ambiente - di Rossella Grasso
Ci potrebbero volere milioni di anni ma l’ipotesi degli scienziati potrebbe diventare realtà: l’Africa si sta spaccando in due continenti e a dividere le croste terrestri potrebbe esserci un nuovo oceano. Alla fine potremmo avere due afriche, a destra la placca somala, a sinistra quella nubiana. La previsione è che Stati attualmente continentali come lo Zambia o l’Uganda diventeranno costieri e la zona della Somalia diventerà un’isola. La depressione o spaccatura che si sta aprendo è nota come East African Rift. Attualmente è una rete di valli che si estende per circa 2.175 miglia (3.500 chilometri), dal Mar Rosso al Mozambico, secondo la Geological Society of London. Ed è lungo questa depressione che potrebbe aprirsi la spaccatura.
Quindi, secondo gli scienziati l’Africa si separerà completamente. Quando si separerà? Per rispondere a questa domanda, diamo un’occhiata alle placche tettoniche della regione, le parti esterne della superficie del pianeta che possono scontrarsi tra loro, formando montagne, o separarsi, creando vasti bacini. Lungo questo colossale strappo nell’Africa orientale, la placca tettonica somala sta tirando verso est dalla parte più grande e più antica del continente, la placca tettonica nubiana, secondo l’Osservatorio della Terra della NASA. “Il ramo orientale della fossa tettonica è piuttosto attivo, come testimonia l’attività sismica che si registra lì intorno”, spiega ai microfoni dell’emittente kenyota KBC Edwin Dindi, docente all’Università di Nairobi. “Ci vorranno comunque probabilmente milioni di anni prima che questo nuovo oceano si formi”.
- Cambiamento climatico, le cause e le conseguenze: c’è un legame con il caldo record? Lo studio Nasa
- Campi Flegrei, così cambia il volto della crosta della caldera del supervulcano più gande d’Europa
- Perché cade la grandine al Nord Italia ed è sempre più grande: il fenomeno in estate e il cambiamento climatico
Come riportato dalla rivista Focus, la scissione tra queste due placche sta avvenendo a una velocità di circa 6-7 mm l’anno: “Ci sono voluti 30 milioni di anni perché lo spessore della crosta continentale attorno al rift si riducesse di 5 km, passando da 40 a 35 km”, spiega Dindi, che sottolinea inoltre che spesso il processo di formazione delle fosse tettoniche si blocca (com’è successo a Wajir, in Kenya, dove ora il rift è coperto di sedimenti), e per questo dovremo forse attendere addirittura 210 milioni di anni prima di veder sorgere il nuovo oceano africano.
In tempi di eventi estremi, questa novità non deve però stupire. I cambiamenti della crosta terrestre sono continui, semplicemente avvengono a velocità talmente contenute da non essere percepibili dall’occhio umano. Basti pensare che la divisione tra Africa e Sud America è avvenuta solo (in termini geologici) 138 milioni di anni fa. Per vedere l’Africa separata bisognerà aspettare tantissimi anni e non è detto che l’uomo osserverà questo cambiamento.