Il Sud, in Sicilia, brucia con incendi che hanno colpito più province dell’isola in particolare quella di Palermo. Le fiamme hanno costretto le istituzioni a chiudere l’aeroporto Falcone – Borsellino. Centinaia le persone evacuate. Al Nord, invece, è in corso una vera e propria ‘apocalisse’. Il maltempo sta mettendo in ginocchio la Lombardia con temporali e nubifragi che hanno flagellato le province di Milano, Monza, Pavia e Brescia. Proprio nel Bresciano è avvenuta la tragedia. Un albero spezzato dai forti venti ha colpito e ucciso una ragazza di 16 anni. La giovane vittima si trovava in un campo scout a Codegolo, in Val Camonica. Anche la provincia di Pavia non è stata esente da gravi disagi: le zone più colpite sono state quelle della Lomellina, in particolare nell’area tra Vigevano e Mortara e quella di Giussago.
Nel Milanese, nel Pavese e in Brianza
Temporali, scariche di fulmini e raffiche di vento: ecco cosa sta accadendo a Milano e in Brianza. Durante la notte sono state tante le segnalazioni per danni ricevute dai vigili del fuoco. Disagi avvenuti in particolare nel capoluogo lombardo. A Monza, invece, sempre a causa del maltempo è stato limitato il traffico ferroviario. Dalle 22 di ieri sera sono state bloccate queste linee regionali: Como-Seregno-Milano, Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, Lecco-Molteno-Monza-Milano, Bergamo-Carnate-Milano, Saronno-Seregno-Milano-Albairate, Lecco-Carnate-Milano. Sempre ieri sera, gli operatori della Croce rossa e della Protezione civile sono dovuti intervenire per soccorrere 150 passeggeri che partiti da Milano sono stati fatti scendere a Monza. Le persone sono state separate in base alla loro destinazione a accompagnate con taxi, bus, navette e altri treni.
Perché i temporali al Nord: cosa fare quando ci sono questi eventi
Ma perché stanno avvenendo tutti questi temporali al Nord e cosa fare quando ci sono questi eventi? Ha provato a spiegarlo, come riportato da Il Corriere della Sera, Lorenzo Tedici di IlMeteo.it. “L’allerta resta alta in Lombardia. Soprattutto tra la notte di lunedì, dalle 20 circa, alla mattinata di martedì. Potrebbero verificarsi altri eventi estremi come nei giorni scorsi. Quello che sta succedendo – ha detto Tedici – ha un nome preciso: le supercelle. Un fenomeno tipico degli Stati Uniti ma che si è diffuso anche da noi dagli fine degli anni ’90“. Tutto sarebbe riconducibile ai fenomeni causati dal cambiamento climatico ma anche dai, “lasciti dell’anticiclone africano di queste settimane. Prima Cerbero e poi Caronte“. Ha dichiarato l’esperto: “Dal 6 luglio questi anticicloni che stazionavano sul Sahara e sul Maghreb hanno portato tanto calore e umidità anche nel nord Italia. Queste fasi caldissime generano energia che sale e si accumula in cielo. Qui entra in contatto con l’aria fredda che, scendendo, porta con sé la grandine e crea quei venti orizzontali responsabili, per esempio, della caduta degli alberi. Sono le supercelle, fenomeni sempre più diffusi dalla fine dagli anni ’90 in poi“.
Le ‘supercelle’
Ha continuato Tedici: “Sono dei piccoli cicloni. All’interno l’aria subisce spostamenti anche di 120/150 km/h. La caratteristica è che il cielo diventa buio, perché sono così vaste da coprire fino all’orizzonte. Arrivano anche a 50/60km. Un temporale normale ha di solito un’estensione di 1km e si rigenera in altri. Sono tante piccole celle“. L’esperto ha anche spiegato quali potrebbero essere le dovute precauzioni per ripararsi da eventi del genere: “Con l’arrivo delle superclle il cielo inizia ad oscurarsi anche decine di minuti prima. Inoltre i richiami di aria calda e un rafforzarsi del vento sono spie dell’arrivo della tempesta. Bisogna cercare un riparo. E se si è in macchina, bisogna tenere conto che 20 centimetri di acqua rendono rischiosi i sottopassaggi“.