Si deciderà domani in Consiglio dei ministri sullo stato d’emergenza in un’Italia spaccata metà tra gli incendi che divampano al sud e il maltempo che ha colpito il nord. Cinque i morti, una persona risulta dispersa. Si parla di cambiamento climatico e supercelle. Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci riferirà domani in cdm sulla situazione. A sollecitare lo stato d’emergenza soprattutto Lombardia, Sicilia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. La buona notizia è che da domani dovrebbe cominciare ad attenuarsi l’ondata di caldo che ha reso l’Italia il Paese più caldo d’Europa quest’estate.
“Si verificherà la sussistenza dei parametri, quindi delle condizioni di calamità e, su mia proposta, si delibererà l’emergenza”, ha detto Musumeci. Le Regioni sono alle prese con la conta dei danni a edifici, infrastrutture e agricoltura. Si parla di centinaia di milioni di euro. Il cdm potrebbe provvedere a un iniziale stanziamento per gli interventi più urgenti. Dalla stessa riunione di domani potrebbe essere approvato un decreto con norme ad hoc per la cassa integrazione dei lavoratori dell’edilizia e dell’agricoltura, i settori più esposti all’emergenza caldo e in generale alle condizioni meteo.
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Le vittime sono cinque. Una ragazzina di 16 anni, Chiara Rossetto, è morta dopo che un albero è caduto sulla sua tenda in Valcamonica, in provincia di Brescia. Sull’accaduto la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e sentirà nei prossimi giorni gli organizzatori del campo per capire perché i ragazzi siano stati lasciati nel bosco nonostante il maltempo. Ieri era morta schiacciata da un albero una donna di 58 anni di Lissone, in Brianza, che andava a piedi al lavoro.
“Ho visto passare 65 estati nella mia vita e non ho mai visto una cosa simile”, ha confessato il sindaco di Milano Beppe Sala. Il nubifragio è esploso intorno alle quattro del mattino nella notte tra lunedì e martedì. Vento forte, pioggia battente, fulmini e tuoni e grandine. Nessuna vittima nel capoluogo. Circa 200 le chiamate ai Vigili del Fuoco. Intere strade allagate, alcune bloccate dagli alberi. Al nord trombe d’aria e raffiche di vento fino a 110 chilometri orari, fulmini, grandine, traffico in tilt e coltivazioni distrutte. L’assessore a Sicurezza e Protezione Civile della Lombardia Romano La Russa ha fatto sapere che la Regione chiederà la proclamazione dello stato d’emergenza al governo. Ha pronosticato almeno 100 milioni di euro di danni.
Come ha spiegato a Il Corriere della Sera Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, la violenza del nubifragio è da imputare alle supercelle, un fenomeno tipico degli Stati Uniti, dei “piccoli cicloni. All’interno l’aria subisce spostamenti anche di 120/150 km/h. La caratteristica è che il cielo diventa buio, perché sono così vaste da coprire fino all’orizzonte. Arrivano anche a 50/60km. Un temporale normale ha di solito un’estensione di 1km e si rigenera in altri. Sono tante piccole celle. Durano 15/30 minuti, poi si spostano, non terminano”. Prevista giornata instabile, domani, su Nord-Est, Centro, Puglia centro-settentrionale e Appenino Meridionale. Potrebbero verificarsi violenti rovesci e temporali.
Al sud tre persone sono morte a causa delle fiamme che ancora devono essere domate in Sicilia, soprattutto a Palermo e dintorni dove l’aria è irrespirabile per la cenere, e un’altra nel Reggino, un 98enne costretto al letto. Boschi devastati, zone collinari, parchi e centri abitati sono andati a fuoco in diverse aree della Sicilia. Due settantenni sono stati trovati carbonizzati a Cinisi e una donna di 88 anni è morta a San Martino Le Scale perché il fuoco ha impedito all’ambulanza i soccorsi. Circa duemila gli sfollati. Ricoverati con gravi ustioni due forestali. L’Asp ha lanciato un appello: “Non state all’aperto”. Il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha chiesto aiuto alla Protezione Civile Nazionale e sollecitato lo stato d’emergenza per la Sicilia. A Catania in alcune zone mancano l’acqua e la luce da quasi 90 ore.
Stando alle previsioni dello stesso iLMeteo.it dovrebbero essere finalmente in calo da domani le temperature sulle Regioni del Sud e sulle Isole Maggiori. L’alta pressione dovrebbe tornare a rafforzarsi sul Mediterraneo e sull’Italia a partire da giovedì. Da venerdì la tendenza dovrebbe riportare un aumento delle temperature, comunque non così alte come in questi giorni.