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Tempeste al Nord e incendi al Sud, il dramma in cinque giorni: 5 morti per gli eventi estremi

Tempeste al Nord e incendi al Sud, il dramma in cinque giorni: 5 morti per gli eventi estremi

Estremo. E’ questo l’aggettivo che maggiormente definisce la drammatica situazione che l’Italia intera sta vivendo. E così, estremi, sono stati gli ultimi 5 giorni con l’Italia divisa a metà: al Nord la tempesta, al Sud con gli incendi. E oggi è previsto il Consiglio dei Ministri che deciderà sullo Stato di Emergenza. Fin pora sono cinque le vittime causate dal clima e dal maltempo. Oggi allerta gialla in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Molise. Due le città da bollino rosso per il caldo: Bari e Catania. Allerta meteo per vento forte e mare agitato anche in Campania. In arrivo anche un decreto per il lavoro con la cig legata al clima. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci riferirà sulla situazione dei danni.

“Gli sfollati sono stati circa duemila in tutta la Sicilia, a Palermo erano poco più di mille ma quasi tutti hanno già fatto rientro nelle loro case. Erano comunque stati messi a disposizione due alberghi, che contengono ancora una ventina di persone”. Così Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, in diretta ad Agorà su Rai 3, parlando della situazione legata agli incendi che hanno interessato la Sicilia. Molti quartieri sono senza luce e acqua e ancora ci sono fiamme non domate. Focolai in tutte le montagne che circondano il capoluogo siciliano: San Martino delle Scale, Monte Pellegrino, la riserva di Capo Gallo e il monte di Pizzo Sella, che domina le borgate marinare di Mondello e Sferracavallo. “Siamo stati abbandonati”, dice un residente del quartiere Arenella a Palermo. “Siamo senza luce da più di 24 ore. La situazione è gravissima”. In altri quartieri periferici del capoluogo siciliano manca invece l’acqua corrente.

Intensa notte di lavoro per vigili del fuoco e il personale del corpo forestale della Regione Siciliana impegnati costantemente a fare fronte all’emergenza incendi che ha colpito l’isola. Dalla sala operativa regionale della protezione civile siciliana si apprende che sono quattro gli interventi aerei previsti stamattina nel Palermitano: a Carini, zona Monte Palmeto, Borgetto, e nella zona Monte Gradara e Altofonte. Nel messinese un intervento aereo previsto è a Savoca.

A Milano dopo la drammatica tempesta di lunedì notte, la situazione sembra essere rientrata. I vigili del Fuoco hanno lavorato per tutta la notte: 350 le richieste di intervento, 140 uomini dispegati e 35 mezzi di soccorso. L’effetto della “conta sul territorio” di chi dopo i primi controlli in giardino o nel condominio ha trovato antenne, cornicioni o impalcature pericolanti o alberi e rami che minacciano di cadere in giardino o nella via davanti casa. Per tutta la notte gli automezzi e i pompieri erano ovunque, in città, soprattutto in prossimità di incroci e corsie preferenziali, cantieri ed edifici pubblici, i più colpiti dalle centinaia di piante crollate. L:e metropolitane hanno sempre funzionato mentre in superficie la più colpita è la viabilità tramviaria.

In Puglia continuano i roghi sul Gargano e in Salento. Nel territorio di Lecce sono andati alle fiamme 90 ettari di pineta. Ripresi all’alba di mercoledì mattina gli interventi con il Canadair su Vieste per spegnere i focolai dell’incendio scoppiato, nel pomeriggio di martedì a Baia San Felice e che ha costretto il sindaco Giuseppe Nobiletti a far evacuare tre strutture turistiche le cui fiamme si avvicinavano pericolosamente. Alcuni dei turisti evacuati – in tutto quasi duemila persone – hanno trascorso la notte in altre strutture che hanno concesso camere gratuitamente. In mattinata chi vuole potrà rientrate in albergo. Vigili in azione anche per l’incendio di Monte Sant’Angelo ancora in atto. Preoccupa però il forte vento di maestrale.