La guerra dello sport
Guerra in pedana, il conflitto Ucraina-Russia anche ai Mondiali di scherma: caos per la mancata stretta di mano, poi la squalifica
Sport - di Carmine Di Niro
Non è una novità: la guerra tra Ucraina e Russia non si combatte da oltre 500 giorni solo ed esclusivamente sul terreno, ma anche in altri campi. Uno di questi è lo sport: dalla clamorosa scelta di Wimbledon, il torneo del Grande Slam di tennis di Londra che negò la partecipazione ai tennisti russi e bielorussi, all’ammissione alle Olimpiadi di Parigi 2024 degli stessi atleti dei due Paesi ma in forma neutrale, senza bandiera e inno.
L’ultima sport a vedere contrapposti i due Paesi e atleti che li rappresentano è la scherma. Lo ‘scenario’ è quello dei Mondiali di scherma in corso di svolgimento in Italia, a Milano. Opposte sulla pedana per il primo turno si trovano l’ucraina Olga Kharlan, numero 9 nel ranking mondiale e medaglia d’oro ai Mondiali 2019, e la russa Anna Smirnova per la prova della sciabola.
Kharlan, ovviamente favorita, vince per 15 a 7 ma è al termine dell’incontro che scoppia il caso: Smirnova si avvina a Kharlan per stringerle la mano, mentre l’ucraina espone solamente la sciabola, saluto “convalidato” dall’arbitro in quanto previsto dal protocollo Covid della Fie, la Federazione internazionale delle scherma.
Smirnova a quel punto mette in atto una clamorosa protesta: occupa per circa 45 minuti la pedana, seduta su una sedia come se volesse a tutti i costi quella stretta di mano mancata, lasciandola solo dopo un colloquio col suo maestro e con un delegato Fie.
Ukrainian saber fencer Olga Kharlan disqualified from the Fencing World Championships in Milan for not shaking hands with Russian Anna Smirnova.
FIE rules require athletes to salute and shake hands after the fight pic.twitter.com/Du4p0iDCcb
— Russian Market (@runews) July 27, 2023
Dopo lunghe valutazioni la Federazioni ha quindi deciso di considerare non conforme al protocollo il mancato saluto con la mano di Kharlan alla russa Smirnova, dopo il ricorso dei russi che chiedevano il rispetto del regolamento: Kharlan, che avrebbe dovuto scendere in pedana alle 12.55 contro la bulgara Yoana Ilieva, è stata dunque esclusa e la Ilieva è stata invece promossa di ufficio agli ottavi di finale.
Una scelta “assolutamente scandalosa” secondo Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La decisione della Federazione Internazionale di Scherma mostra una totale mancanza di empatia” ed è “assolutamente scandalosa“, ha denunciato Podolyak su Instagram, prima di ringraziare Olga Kharlan, compagna dell’italiano Luigi Samele, campione di sciabola, per aver “rappresentato l’Ucraina con dignità”.
Una scelta “sofferta” quella di scendere in pedana oggi contro la russa Smirnova, quella di Olga Kharlan, come rivelato dal fidanzato italiano prima del match.
Questo perché le indicazioni della Federazione ucraina per i suoi atleti erano di non scendere in campo contro atleti russi e bielorussi per via dell’aggressione di Mosca. Così il suo ‘collega’ di spada maschile, Igor Reizlin, ieri non si era presentato in pedana contro il russo Vadim Anokhin. Il 23 luglio anche le atlete ucraine di spada non si erano presentate in pedana durante le fasi eliminatorie.