Tra Ucraina e Russia la situazione rimane tesa. Dopo la decisione di Mosca di non rinnovare gli accordi sul grano si delinea un nuovo assetto. La Nato ha aumentato la sorveglianza nel Mar Nero, Mosca è tornata all’attacco a Odessa prendendo di mira le strutture portuali provocando un morto. Intanto Zelensky ha dichiarato che presto inizieranno una serie di misure di disoccupazione della Crimea. “Possiamo reintegrarla rapidamente nel tessuto statale”.
“Ho tenuto diverse riunioni importanti sulla preparazione di eventi internazionali ad agosto, tra cui la Piattaforma di Crimea. Stiamo anche preparando un elenco di misure di disoccupazione per la Crimea. Passi completi: sicurezza, economia e sociale. Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell’Ucraina”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino ha avvertito quindi “gli occupanti russi di considerare il fatto di tornare a casa di considerare mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo”, afferma Ukrinform. “La Russia perderà questa guerra e nessun missile la salverà”, ha concluso Zelensky.
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Intanto continuano gli attacchi al terminal merci del porto di Odessa da parte dei russi. Un edificio amministrativo e le attrezzature di produzione di uno dei terminal merci del porto di Odessa sono stati danneggiati a seguito di un attacco che hanno provocato un morto. Lo dichiara Oleg Kiper, capo dell’amministrazione militare regionale, sul canale Telegram. La notizia è riportata dall’agenzia russa Ria Novosti. “Attacco missilistico nella regione di Odessa. L’obiettivo è l’infrastruttura portuale. L’attrezzatura di uno dei terminal merci è stata danneggiata”, ha scritto Kiper. A sua volta, il capo del consiglio pubblico presso l’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergei Bratchuk, ha scritto: “I missili sono stati lanciati da un sottomarino nel Mar Nero a un’altezza estremamente bassa, il che ha reso difficile rilevarli”, ha scritto.
E sul fronte del grano, Putin ha rassicurato i leader africani: “La Russia è in grado di sostituire il grano ucraino nelle forniture ai Paesi africani. In 3-4 mesi saremo pronti per fornire il grano”. E’ quanto ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin accogliendo a San Pietroburgo leader e capi di Stato del continente. La Russia si è ritirata unilateralmente dall’accordo sul grano mediato da Onu e Turchia e ha iniziato una nuova campagna di bombardamenti aerei sui porti ucraini.
Il presidente dell’Unione Africana e presidente delle Comore, Azali Assoumani, nel corso del suo intervento al forum Africa-Russia a San Pietroburgo, ha dichiarato che “oggi è necessario lottare per una pace sostenibile tra Russia e Ucraina”. “A nome dell’Unione africana, chiedo ancora una volta la pacifica convivenza tra Russia e Ucraina, tra popoli fratelli, tra popoli vicini, e sono grato che ascolterete il nostro appello”, ha detto Assoumani secondo l’agenzia Interfax. Assoumani ha anche detto che l’Africa “sarà ora gravemente colpita dai prezzi del cibo” e ha chiesto di “facilitare la consegna di grano sia ucraino che russo ai Paesi” del continente. “La crisi ucraina sta avendo un grave impatto sulla situazione, quindi risolvere questa crisi salverà un gran numero di vite di persone che dipendono dalle scorte alimentari”, ha dichiarato ancora Assoumani.
Il presidente russo Vladimir Putin esorta l’Africa a passare al rublo negli scambi commerciali con la Russia. “Per un’ulteriore espansione dei legami economici e commerciali è importante passare più vigorosamente al regolamento finanziario delle transazioni commerciali con le valute nazionali, compreso il rublo”, ha detto Putin al Forum Russia-Africa di San Pietroburgo, citato dalla Tass. “A questo fine siamo pronti a lavorare con i paesi africani per lo sviluppo delle loro infrastrutture finanziarie e a connettere le loro istituzioni bancarie al sistema di messaggistica finanziaria creato in Russia, che permette pagamenti transfrontalieri indipendentemente dai sistemi occidentali, che impongono sanzioni”, ha aggiunto Putin.
Tutti i tentativi di controffensiva ucraina sono stati fermati e le loro forze sono state respinte. Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, indicando che Kiev ha intensificato i combattimenti e che “l’attacco principale è nella direzione di Zaporizhzhia”. “Il nemico non ha avuto successo in nessuna delle aree degli scontri. Tutti i tentativi di controffensiva sono stati fermati, il nemico è stato punito con pesanti perdite”, ha detto Putin a margine del vertice Russia-Africa a San Pietroburgo. Intanbto Mosca ha imposto un blocco “praticamente a tutti i porti ucraini”. Lo riferiscono le forze armate di Kiev aggiungendo che il Paese “non ha difese per contrastare gli attacchi russi alle sue infrastrutture” che consentono l’export di grano.