Lo scandalo

Quella volta che Sinéad O’Connor strappò  la foto di Papa Giovanni Paolo II in diretta tv

La cantante morta a 56 anni era ospite al Saturday Night Live. "Fight your real enemy!", disse alla fine. Quel gesto fece il giro del mondo ed ebbe ripercussioni sulla sua carriera

Cultura - di Antonio Lamorte

27 Luglio 2023 alle 17:03

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Quella volta che Sinéad O’Connor strappò  la foto di Papa Giovanni Paolo II in diretta tv

Per la musica, la bellissima e rivoluzionaria Nothing Compares 2 u, ma anche per un gesto che ebbe dure e durature conseguenze nella sua carriera. Sinéad O’Connor, aveva 56 anni. La notizia della sua morte è stata diffusa ieri, dall’Irish Times. Non sono state rese note le cause decesso. Non una morte violenta comunque. Di lei si era parlato diffusamente negli ultimi anni più che per la musica, per la sua vita privata.

Era il 3 ottobre 1992 quando la cantante si esibì al programma televisivo statunitense Saturday Night Live. Cantò a cappella War di Bob Marley, una canzone di denuncia contro la guerra e per l’uguaglianza tra esseri umani ispirata a un discorso tenuto alle Nazioni Unite nel 1963 dall’imperatore d’Etiopia Haile Selassié. O’Connor cambiò le parole nel finale del brano: le modificò per denunciare i casi di pedofilia nella Chiesa Cattolica che in quei casi stavano emergendo per le denunce sempre più frequenti. Alla fine dell’esibizione guardò in telecamera e strappò una foto che ritraeva Papa Giovanni Paolo II. “Fight your real enemy!”, urlò alla fine.

Quel gesto suscitò un grande scandalo. O’Connor fu criticatissima anche da colleghi e altri artisti. Quando qualche settimana dopo il programma salì sul palco del Madison Squadre Garden per un concerto dedicato a Bob Dyla, fu travolta dai fischi e abbandonò. L’attore Joe Pesci la minacciò di prenderla a schiaffi, Madonna la prese in giro strappando la foto di Joey Buttafuoco che all’epoca era criticato per un’accusa di stupro, Frank Sinatra la chiamò “stupida”. Centinaia di dischi vennero bruciati all’esterno della casa discografica.

Se per tanti quel gesto le aveva compromesso la carriera, per la cantante a rovinarle la carriera era stato l’enorme successo della canzone Nothing compares 2 u. Per O’Connor la foto strappata aveva rimesso sulla giusta strada la sua carriera. Anni dopo scrisse nella sua autobiografia, pubblicata nel 2021, che sua madre aveva abusato di lei quando era bambina. Quando la donna morì la figlia prese quell’unica foto nella camera da letto della madre e la mise da parte aspettando il momento più opportuno per strapparla. Quella foto ritraeva il Pontefice. La madre era alcolizzata e depressa. Era morta quando la figlia aveva 18 anni. La cantante finì in diversi collegi cattolici in cui sviluppò un rapporto controverso con la religione cattolica. Dal 2018 si era convertita all’islam.

Gli investigatori hanno utilizzato la formula “morte non sospetta”. Da poco tempo si era trasferita in un sobborgo a sud di Londra. Non rispondeva al citofono e alle chiamate. Combatteva da anni con la depressione. “Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel in New Jersey e sono da sola”, rivelava in un video del 2017. Lo scorso settembre il figlio 17enne Nevi’im Nesta Ali Shane O’Connor (per tutti Shane) si era tolto la vita. “Da allora vivo come una creatura notturna non morta. Era l’amore della mia vita, la luce della mia anima. Eravamo un’anima sola divisa in due metà. È stato l’unico che mi abbia mai amato incondizionatamente. Sono persa nel bardo senza di lui”. O’Connor aveva altri tre figli. A luglio aveva aperto un nuovo profilo Twitter. L’uscita del suo prossimo album era stata programmata per l’inizio dell’anno prossimo.

27 Luglio 2023

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