Le indagini sul tycoon
Altri guai per Trump, tre nuove accuse per i documenti top secret nascosti: “Ha provato a far sparire un video”
Esteri - di Carmine Di Niro
I guai giudiziari continuano ad “inseguire” Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti, grande favorito nelle primarie del Partito Repubblicano in vista del voto previsto nel 2024 che lo vedrebbe contrapposto a Joe Biden, si è visto contestare tre nuovi capi di accusa dal procuratore speciale Jack Smith, che già indaga sul tycoon per l’assalto dei supporters trumpiani a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.
I nuovi capi d’accusa riguardano però l’altra indagine che ha già visto l’ex presidente venire incriminato, quella sulle carte top secret che Trump portò dalla Casa Bianca alla sua residenza privata di Mar-a-Lago, in Florida, inchiesta che è sfociata come noto anche ad un clamoroso blitz notturno dell’Fbi.
L’ex presidente è accusato di aver cercato di “alterare, distruggere o nascondere prove“, di aver cercato “di indurre altre persone a farlo” e di aver mostrato un documento altamente riservato ad alcuni ospiti del suo club di golf di Bedminster, New Jersey.
L’accusa più pesante riguarda il presunto tentativo da parte di Trump di far sparire un video di sorveglianza affinché non finisse nelle mani del gran giurì: a tal proposito nel mirino di Smith è finita una seconda persona, ovvero Carlos De Oliveira, un dipendente di Mar-a-Lago. Quest’ultimo il 27 giugno 2022 avrebbe detto a un suo collega che “il boss”, ovvero Trump, “voleva la distruzione del server” con le riprese registrate dalle telecamere posizionate vicino agli scatoloni con i documenti segreti.
Breaking news: Federal prosecutors announced new charges against Donald Trump in his alleged hoarding and hiding of classified documents at his Mar-a-Lago home, alleging the former president and a newly-charged aide tried to keep security camera footage from being reviewed by… pic.twitter.com/L08x85gdOT
— The Washington Post (@washingtonpost) July 27, 2023
Da parte sua il tycoon respinge ovviamente le accuse: “Questo non è altro che il tentativo disperato della criminale famiglia di Biden e del loro Dipartimento di Giustizia di tormentare il presidente Trump e coloro che lo circondano” ha affermato il portavoce di Trump, Steven Cheung. “Lo squilibrato Jack Smith sa di non avere alcun caso e sta cercando ogni strada per salvare un’illegale caccia alla streghe e trovare un altro che possa correre contro Joe Biden”, ha aggiunto Cheung.
Nelle 60 pagine supplementari all’incriminazione per le carte a Mar-a-Lago, da Smith ha accusato Trump di essere stato in possesso di un documento di guerra altamente classificato e di averlo condiviso, dopo l’uscita dalla Casa Bianca, con persone che non avevano le necessarie autorizzazioni per accedervi.
Per la vicenda dei documenti riservati Trump era stato incriminato lo scorso giugno, con 37 capi d’accusa che riguardano la violazione di sette leggi federali: il processo è fissato per il 24 maggio 2024, sei mesi prima delle elezioni presidenziali, nonostante i suoi avvocati avessero provato a chiedere che si tenesse dopo le elezioni per non influenzare la campagna elettorale.