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Meloni incontra Biden alla Casa Binaca: “Abbiamo una visione comune, andrò anche in Cina”

Meloni incontra Biden alla Casa Binaca: “Abbiamo una visione comune, andrò anche in Cina”

“Mi sembra di conoscerti da molto tempo”, ha detto Biden. “Non mi sono sentita una Cenerentola”, ha risposto la premier ad un giornalista che le chiedeva dell’esperienza “da underdog” alla Casa Bianca. “Ho un’evidente sintonia con il partito repubblicano ma questo non mi impedisce di avere un’ottima relazione con Biden”. Si è concluso così, in un clima colloquiale, l’incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden. Dopo una iniziale diffidenza, nel colloquio di un’ora e mezza nello Studio Ovale, i due hanno discusso del Piano Mattei per l’Africa, di Tunisia, e di quanto sta succedendo nel quadrante del Mediterraneo. Sul tavolo anche l’Ucraina e soprattutto la via della Seta e i rapporti con la Cina. Un punto sulla politica estera messo a segno dalla premier Meloni con Biden che sui saluti assicura che i rapporti tra Italia e Stati Uniti “restano solidi al di là dei colori politici”. Meloni incassa un’apertura sulle iniziative italiane in politica estera e in cambio conferma la linea italiana sull’Ucraina ma non chiude alla Cina, anzi, rilancia un viaggio a Pechino.

La via della seta

Tra i temi più scottanti il rapporto tra Italia e Cina e il nodo della via della seta. La premier italiana ha assicurato che non ci sono state pressioni da parte USA: “Gli Stati Uniti non ci hanno mai posto la questione di cosa debba fare l’Italia”, ha precisato confermando che una visita a Pechino rimane in agenda e sarà una delle “prossime missioni”.

Il mediterraneo e l’inflazione

Secondo Meloni, Biden avrebbe apprezzato lo sforzo dell’Italia sul fronte Sud del Mediterraneo. La premier ha sottolineato che l’Africa sarà al centro della presidenza italiana del G7, così come la sicurezza alimentare. L’agenzia AdnKronos scrive che con Biden Meloni ha affrontato anche il nodo dell’imponente piano messo in piedi dagli States per contrastare l’inflazione, con contraccolpi innegabili per l’Europa. Chiede “che le aziende italiane non siano penalizzate”. E che si punti a trovare “il giusto equilibrio tra apertura e protezione delle nostre economie e dei nostri interessi strategici”. Fuori dalla stanza ovale sono rimasti questioni come i diritti lgbtq e la maternità surrogata che in Usa è ampiamente consentita.

L’impegno per l’Ucraina

I due hanno confermato l’impegno per Kiev concordando sul fatto che la guerra in Ucraina ha generato uno tsunami che ha travolto gli equilibri mondiali. “Eppure l’Occidente ha mostrato unità” e l’Italia non ha mai tentennato: gli States «sono consapevoli degli sforzi che gli italiani stanno facendo» per non far mancare il supporto del Paese a Kiev.

Il piano Mattei per l’Africa

A Washington, ha continuato la premier, “ho trovato anche condivisione e voglia di collaborare sulla nostra idea di un piano Mattei per l’Africa, che si sposa con altre iniziative avviate proprio dal presidente Biden”. E sulla Tunisia: “La posizione degli Usa mi pare molto aperta rispetto a quello che noi stiamo facendo e non era scontato. Il rapporto tra Tunisia e Fmi è più un rapporto di difficoltà di incontrarsi. Da Biden ho trovato molto sostegno e attenzione alle iniziative che stiamo prendendo e alla volontà di essere più presenti e di dare una mano”. Biden invece ha detto che “con Giorgia siamo diventati amici”.