Il rifornimento
Armi a Taiwan, la storica fornitura degli USA fa infuriare la Cina: “Provocazione”
Prima tranche da 345 milioni di dollari, il piano intero da un miliardo. Prima volta che le armi vengono rifornite tramite il Presidential Drawdown Authorithy, lo stesso meccanismo utilizzato per l'Ucraina
Esteri - di Antonio Lamorte
Prima tranche da 345 milioni di dollari, direttamente dall’arsenale dell’esercito. E la Cina si infuria per lo storico rifornimento di armi dagli Stati Uniti a Taiwan. È la prima volta che il piccolo Paese asiatico da decenni oggetto e protagonista di una disputa con Pechino riceve direttamente armi dagli USA. Il governo americano ha annunciato il rifornimento venerdì, il piano prevede un valore complessivo da un miliardo di dollari. La reazione della Cina non si è fatta attendere: la tensione è altissima.
Pechino denuncia quella che definisce una “provocazione”. Il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington Liu Pengyu ha dichiarato che “la Cina si oppone fermamente ai legami militari con gli Stati Uniti e alla vendita di armi a Taiwan” e che “gli Stati Uniti smettano di vendere armi a Taiwan, smettano di creare nuovi fattori che potrebbero portare a tensioni nello Stretto di Taiwan e smettano di porre rischi alla pace e alla stabilità nello Stretto di Taiwan”.
- Ancora alta tensione a Taiwan: “37 aerei militari cinesi hanno invaso il nostro spazio aereo”
- “Xi Jinping è un dittatore”: la clamorosa uscita di Biden dopo le prove di disgelo di Blinken in Cina
- G7 di Hiroshima, i leader condannano Putin e la guerra in Ucraina ma la vera preoccupazione è l’espansionismo cinese
- G7 di Hiroshima, i “grandi” in Giappone per contenere il potere cinese e confermare il supporto a Kiev
Le armi sono state fornite tramite il Presidential Drawdown Authority, lo stesso meccanismo utilizzato per l’invio di attrezzatura militari all’Ucraina con cui il Presidente può autorizzare i rifornimenti direttamente dal proprio arsenale. Il governo ha diffuso pochi dettagli. Per esempio non si è al corrente di quali armi saranno inviate. Politico ha riportato le indiscrezioni di un ex funzionario del dipartimento della Difesa rimasto anonimo secondo cui a Taiwan arriveranno armi di piccolo calibro e droni militari MQ-9 Reaper. Altre fonti parlano di attrezzature di intelligence, sorveglianza e ricognizione. La decisione è storica perché altre volte Taiwan aveva ricevuto armi, ma comprandole. È la prima volta tramite il PDA.
L’isola è stata al centro delle attenzioni mediatiche mondiali in diversi frangenti negli ultimi anni. La Cina ha violato diverse volte lo spazio aereo e condotto esercitazioni militari e simulazioni di attacchi intorno all’isola. La guerra in Ucraina aveva fatto pensare alla riproduzione di una situazione analoga per Pechino. La tensione tra Stati Uniti e Cina è salita con la visita dell’ex speaker della Camera sull’isola. Il Presidente Xi Jinping ha sempre sostenuto il principio di “una sola Cina” e “Taiwan ne fa parte”. La disputa era cominciata con i nazionalisti sconfitti dai comunisti che si rifugiarono sull’isola nl 1949, anno di fondazione della Repubblica Popolare.
Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby ha dichiarato: “Prendiamo molto sul serio il nostro dovere di migliorare le capacità di autodifesa di Taiwan”. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato che l’uso del PDA è “solo un altro esempio del nostro continuo impegno ad aiutare Taiwan a mantenere una sufficiente capacità di autodifesa, in linea con la nostra politica di lunga data”. Le visite a Pechino di alti funzionari americani come a segretaria del Tesoro, Janet Yellen, e il segretario di Stato, Antony Blinken non hanno migliorato le relazioni. “Il segretario alla Difesa e altri alti dirigenti sono stati molto chiari sul fatto che non crediamo che un’invasione sia imminente o inevitabile, perché la deterrenza oggi è reale e forte“, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato.