Nuove perizie il 6 settembre
L’autopsia di Andrea Purgatori, i legali della famiglia: “Esami confermano le ischemie cerebrali”
Cronaca - di Redazione
Andrea Purgatori “sarebbe stato colpito da ischemie cerebrali”, “quanto emerso finora dagli esami autoptici consolida le nostre tesi”. A riferirlo sono i legali della famiglia del giornalista, volto di La7 ed ex firma del Corriere della Sera, scomparso il 19 luglio scorso a Roma.
Parole, quelle degli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni, che arrivano dopo l’autopsia svolta dal professore Luigi Marsella dell’Università di Tor Vergata, coi i primo risultati degli esami sul corpo del giornalista che avevano fatto riferimento a un “problema cardiopolmonare”. Autopsia arrivata su richiesta dei familiari e su ordine della Procura di Roma, che ha aperto una inchiesta sul decesso del giornalista e iscritto sul registro degli indagati due medici della clinica privata romana Pio XI, indagati per omicidio colposo: la tesi dei familiari di Purgatori è quella di una diagnosi sbagliata, e dunque errate sarebbero state anche le cure a cui è stato sottoposto il giornalista.
Gianfranco Gualdi, responsabile della Radiologia della clinica Pio XI, e Claudio Di Biasi, entrambi difesi dall’avvocato Fabio Lattanzi, diagnosticarono lo scorso maggio un tumore allo stato avanzato, con metastasi al cervello. Secondo i familiari i medici sottoposero Purgatori ad una radioterapia somministrata sulla base di un’ipotizzata falsa diagnosi di ischemie cerebrali, scambiate per metastasi tumorali.
La clinica Pio XI ha comunque precisato che il giornalista nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia“.
Sulla morte di Andrea Purgatori restano ancora molti dubbi da sciogliere, lo evidenziano gli stessi legali della famiglia del giornalista: “Si specifica che le operazioni di autopsia riprenderanno il 6 settembre 2023 e, solamente al termine, tutte le ipotesi investigative, ivi comprese le ischemie, potranno essere confermate o smentite”.
Da chiarire c’è la presenza di una eventuale infezione: tra le ipotesi avanzate sulla morte del giornalista a seguito dell’esposto dei familiari c’è infatti quella di una pericardite settica, che potrebbe essere stata la causa dell’aggravarsi delle condizioni di Purgatori.