La memoria
La commemorazione della strage di Bologna, Mattarella ai parenti delle vittime: “Certa la matrice fascista, necessario accertare tutta la verità”
Le parole del Presidente della Repubblica in occasione del triste anniversario. Presenti nel capoluogo dell'Emilia Romagna anche il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi e la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein
Politica - di Redazione Web
“La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. È in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche“, queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della commemorazione della strage di Bologna, in corso nel capoluogo emiliano. Ha proseguito Mattarella: “L’Italia ha saputo respingere gli eversori assassini, i loro complici, i cinici registi occulti che coltivavano il disegno di far crescere tensione e paura. È servita la mobilitazione dell’opinione pubblica. È’ servito l’impegno delle istituzioni. La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato“.
La commemorazione della strage di Bologna
Il presidente dell’associazione che unisce i parenti delle vittime (85 morti, oltre 200 feriti), uccise dall’attentato avvenuto alla stazione di Bologna il 2 agosto del 1980, ha dichiarato – rivolgendosi al Ministro degli Interni Matteo Piantedosi: “Come fate a dire che la Strage è di destra quando tutti i vari partiti di governo hanno firmato una richiesta di una commissione per vedere l’interessamento estero sulle stragi? Cercate di mettervi d’accordo come governo. Quando noi siamo qua, vogliamo parole chiare, la smettano di fare cose che non hanno niente a che fare con la verità, i processi vengano fatti nei tribunali“, queste le parole di Paolo Bolognesi.
Il Governo
Proprio Piantedosi ha invece affermato, anche a nome del Governo: “Lo Stato cammina con voi non si sottrae alla responsabilità di coltivare la memoria, ma anche guardare al futuro con speranza. Qui si deve rinnovare il patto: la strage ha colpito la democrazia e la democrazia si difende nei luoghi della rappresentanza. Bologna fu colpita da un dolore inconsolabile e per come reagì fu decorata dalla medaglia d’oro al valore civile, simbolo principale del rifiuto dell’aggressione.
Per questo noi cammineremo insieme ogni due agosto. Ho sempre partecipato fin dal 1989 quando sono arrivato a Bologna e oggi, con mio grande onore sono qui come ministro e sono molto orgoglioso. E necessaria la compartecipazione al dolore e al bisogno di giustizia a una città che è anche mia. Non posso separare il ruolo dalla persona e quindi parlo di cose che si sono sedimentate nel tempo, conoscendo bene anche l’attività dell’associazione dei familiari“.
Il Partito Democratico
Queste, invece, le parole della Segretaria Dem Elly Schlein: “Come ogni anno qui a Bologna, al fianco dei familiari delle vittime della Strage per ribadire che non accettiamo alcun tentativo di depistaggio ulteriore, alcun tentativo di riscrivere la storia. Le evidenze processuali già chiariscono che questa è stata una Strage di matrice neofascista e anche con un intento eversivo. Continuiamo a chiedere la piena verità e giustizia.
C’è un diritto alla verità che non appartiene soltanto, anche se per primi, ai familiari delle vittime, ma appartiene alla nostra Repubblica, a tutta la cittadinanza. Come ogni anno è bello vedere che c’è una forte partecipazione comunitaria. Tutta la città di Bologna si stringe attorno ai familiari, anche la Regione e tante persone dal resto d’Italia, per stare affianco ai familiari e continuare a chiedere verità e giustizia. Quindi siamo ancora qui e siamo ancora qui a manifestare tutto il nostro impegno in questa direzione“.