Il taglio del rdc

Ecco perché il governo deve aumentare i fondi per i servizi sociali

«Senza reddito di cittadinanza bisogna capire quali azioni questa maggioranza intende adottare per supportare i comuni nella risposta alle famiglie»

Politica - di Emanuela Droghei

3 Agosto 2023 alle 14:00

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Ecco perché il governo deve aumentare i fondi per i servizi sociali

Il taglio del reddito di cittadinanza ha gettato centinaia di migliaia di cittadini in una situazione di profonda incertezza economica e sociale. La notizia è giunta attraverso uno scarno sms, privando molti di un fondamentale supporto finanziario e affidando il loro futuro ai servizi sociali.

Ma la speranza che i servizi sociali possano intervenire per colmare il vuoto è presto schiacciata dalla realtà: sono strutture allo stremo che già faticano a fornire risposte alle attuali domande, figuriamoci se queste dovessero moltiplicarsi improvvisamente. La sospensione di agosto riguarda circa 15 mila famiglie della nostra regione. I dati aggregati che ci fornisce uno studio della Cgil di Roma e del Lazio, però, ci forniscono un quadro ancora più chiaro dell’importanza che ha significato questa misura per il nostro territorio.

A giugno 2023, il numero di nuclei familiari che in questi sei mesi dell’anno hanno percepito almeno una mensilità di reddito di cittadinanza sono oltre 135 mila, pari al 10,2% su scala nazionale, per un totale di 257 mila persone. Sono 88.690 i nuclei familiari che tra Roma e provincia, in questi anni, hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, di cui il 60% residenti nella Capitale. Seguono Latina con 12.632, Frosinone con 10.832, Viterbo con 5.796 e chiude Rieti con 2.876. Alla luce di questi numeri c’è bisogno di un intervento immediato. Il Governo la sua decisione l’ha presa, scaricando con un sms le persone in difficoltà e sui Comuni la responsabilità di stare al fianco di chi non ce la fa.

Ma il Governo ora deve scegliere una strada da percorrere perché i Comuni, alle prese da anni con mancanza di fondi e penuria di personale, da soli non ce la possono fare. I servizi sociali, destinati a fornire ora assistenza o reddito a chi si trova in difficoltà, sono già sotto una pressione enorme. In questi mesi, con la crescita del costo della vita, per giunta la domanda di aiuto e supporto è aumentata in modo esponenziale, mentre le risorse per far fronte a tale situazione rimangono limitate. In molti casi, gli assistenti sociali sono costretti a operare con risorse insufficienti, rendendo difficile garantire una risposta tempestiva ed adeguata a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Come pensa il Governo di scongiurare questa enorme questione sociale? Le opzioni sono diverse: dall’aumento dei fondi per i servizi sociali all’aumento dei fondi alle Regioni, passando per un potenziamento dei centri per l’impiego, luoghi questi ultimi che rischiano di essere presi d’assalto dalla disperazione di migliaia di persone che da un giorno all’altro si ritrovano economicamente vulnerabili, mettendo a rischio anche la loro stabilità emotiva e il benessere mentale. In Regione Lazio ho depositato un’interrogazione alla Giunta regionale, guidata dal Presidente Rocca, per capire quali azioni intendano adottare ora per supportare i Comuni nella risposta alle famiglie rimaste senza Reddito di cittadinanza.

Tagliare il reddito di cittadinanza significa tagliare uno strumento, magari non perfetto, come abbiamo evidenziato a più riprese, ma di reale inclusione sociale come testimoniano i numeri evidenziati nello studio della Cgil. E farlo ora, in un momento in cui le diseguaglianze sociali a causa di molti fattori, tra cui un aumento dei prezzi ormai inarrestabile, stanno crescendo conferma la visione di società che ha questa destra, che difende i privilegi e promette condoni e tagli fiscali a più abbienti.

Non c’è tempo da perdere, alle decine di migliaia di famiglie che d’ora in poi si troveranno in una situazione di emergenza non interessa minimamente delle bandierine elettorali di questa o di quest’altra forza politica, ma avranno un solo pensiero: mettere il cibo in tavola e riuscire a sostenere le spese essenziali.

*Consigliera Regionale del Lazio, Partito Democratico

3 Agosto 2023

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