Il genocidio
Giorno del porrajmos, la strage di rom e sinti
Tra il 2 e il 3 Agosto 1944 tutti i rom e sinti rimasti, 4300 donne, vecchi e bambini, vennero passati nelle camere a gas.
Editoriali - di Dijana Pavlovic
Nel maggio del 1944 Adolf Eichmann, responsabile del trasporto degli ebrei nei campi di concentramento nazisti, decise di trasferire oltre 4000 ebrei ungheresi nel Lager di Auschwitz-Birkenau. Per far loro spazio il responsabile di Auschwitz-Birkenau decise la liquidazione dei 7000 rom e sinti dello Zigeneurlager, il “campo degli zingari”. Ma il 16 Maggio, giorno della liquidazione, i rom e sinti si ribellarono e con armi di fortuna, pale, sassi, pentole, dissero NO alla loro liquidazione.
Le SS allora trasferirono tutte le persone ancora valide allo sfruttamento, circa 3000, in altri Lager, e nella notte tra il 2 e il 3 Agosto 1944 tutti i rom e sinti rimasti, 4300 donne, vecchi e bambini, vennero passati nelle camere a gas. Quel 2 Agosto viene ricordato come giorno del Porrajmos, il giorno del genocidio del popolo romanì.