Si muove la diplomazia
Guerra Ucraina, la svolta passa dagli Emirati: possibile incontro Zelensky-Putin a Dubai (su richiesta di Papa Francesco)
Esteri - di Redazione
La speranza in Vaticano è di riuscire ad arrivare a quella che sarebbe una clamorosa svolta sulla guerra in Ucraina. Su richiesta di Papa Francesco il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Muhammad ben Zayed, intende organizzare un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky durante la Cop28, la conferenza internazionale sul clima, prevista a Dubai il 30 novembre prossimo.
L’indiscrezione arriva questa mattina dal quotidiano libanese L’Orient-Le Jour che cita fonti esclusive arabe e occidentali. Secondo le fonti, questa iniziativa segue “la richiesta di Papa Francesco in coordinamento con alcune potenze europee”.
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Stando alle informazioni raccolte dal quotidiano francofono di Beirut “l’iniziativa proposta prevede che Abu Dhabi accolga una conferenza di pace mondiale aperta da Papa Francesco nella capitale emiratina negli stessi giorni del summit Cop28”.
“Due diplomatici occidentali che hanno chiesto l’anonimato affermano a L’Orient-Le Jour che molti paesi europei sono in contatto con Abu Dhabi per sostenere questa iniziativa“, scrive il giornale. “Gli Emirati Arabi Uniti potrebbero approfittare del proprio posizionamento geopolitico per ottenere un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina“, sostiene un diplomatico occidentale citato dal giornale in francese. “L’obiettivo è concordare l’apertura di un dialogo che possa porre fine alla guerra“, secondo la stessa fonte.
Iniziativa che, secondo una fonte diplomatica europea, “è stata già discussa con numerosi paesi europei e con gli Stati Uniti”. Proprio il numero uno Usa, il presidente Joe Biden, sarebbe al corrente del tentativo diplomatico del Vaticano e l’avrebbe accolto “con favore, dicendosi pronto a fornire tutto il sostegno necessario perché l’incontro raggiunga i suoi obiettivi”.
Di diverso avviso la lettura sulle posizioni emiratine del New York Times. In un editoriale pubblicato martedì il quotidiano della Grande Mela notava come finora il dipartimento di Stato Usa “ha avuto un successo limitato nel persuadere lo sceicco Mohammed ben Zayed ad allinearsi alla politica estera statunitense, in particolare quando si tratta di limitare i legami militari con la Cina e di isolare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina“. Nell’ultimo anno, ricordava il quotidiano Usa, lo sceicco (considerato un partner cruciale per gli Stati Uniti nella regione) “si è recato due volte in Russia per incontrare il presidente Putin“, inoltre lo scorso giugno Abu Dhabi “è stata celebrato come ospite d’onore al forum sugli investimenti del leader russo“.