Il match di MMA
Musk contro Zuckerberg, il combattimento tra i due “re” dei social network si farà in Italia: ma non a Roma
Curiosità - di Carmine Di Niro
Il combattimento in Italia tra Elon Musk e Mark Zuckerberg si farà. La sfida tra il boss di X, come ha rinominato Twitter, e quello di Meta, la società madre dei social Facebook e Instagram, si terrà in Italia.
La voce sul incontro di arti marziali miste (MMA) si rincorreva ormai da tempo e l’ufficialità l’ha data con un post su X il Ceo di Tesla, Elon Musk, uomo più ricco del mondo. La rivalità tra Musk e Zuckerberg si era inasprita in particolare da fine giugno, quando il secondo ha lanciato un nuovo social network molto simile a Twitter, chiamato Threads.
L’incontro, ha scritto Musk, “sarà gestito dalle fondazioni mie e di Zuck, non UFC”, ha scritto l’imprenditore di origini sudafricane, sottolineando dunque che la gestione non sarà affidata alla Ultimate Fighting Championship, la principale organizzazione nel campo delle MMA a livello globale.
“Il livestream sarà su questa piattaforma (X, già Twitter, ndr) e su Meta. Tutto ciò che verrà inquadrato sarà l’antica Roma, quindi niente di moderno“, ha poi aggiunto Musk, sottolineando a tal proposti di aver “parlato col primo ministro e col ministro della Cultura italiani” e che “hanno acconsentito all’uso di una location epica”.
The fight will be managed by my and Zuck’s foundations (not UFC).
Livestream will be on this platform and Meta. Everything in camera frame will be ancient Rome, so nothing modern at all.
I spoke to the PM of Italy and Minister of Culture. They have agreed on an epic location.
— Elon Musk (@elonmusk) August 11, 2023
Un riferimento alla Capitale che il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è invece affrettato a smentire. L’ex direttore del Tg2 ha confermato di aver avuto una “lunga e amichevole conversazione” con Musk “su un grande evento di evocazione storica” ma “non si terrà a Roma”. “Ci sarà una ingente donazione a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere malattie”, ha quindi aggiunto Sangiuliano per aggiungere una componente di solidarietà alla sfida tra i due “re” dei social network.
Un tweet a sua volta paradossale, quello di Sangiuliano, che soltanto a giugno aveva smentito la possibilità di concedere un bene pubblico italiano, all’epoca di parlava del Colosseo, per l’incontro tra Zuckerberg e Musk. Proprio avendo tolto dall’equazione la città di Roma, una delle ipotesi vista la necessità di una “evocazione storica” potrebbe essere Pompei, ma non vi sono al momento conferme.
In ogni caso i tempi non dovrebbero essere brevi: non solo l’organizzazione di un evento di tale portata prenderà mesi, ma soprattutto Elon Musk dovrà sottoporsi prima del match ad un piccolo intervento chirurgico per sistemarsi la spalla, come ha riferito lo stesso imprenditore sempre su X.
Ma l’interrogativo più grande in realtà sembra essere Zuckerberg, lo “sfidante” di Musk. Il numero di Meta ha infatti frenato sulla possibilità di tenere il match. “Amo questo sport – ha scritto su Threads – sono pronto a combattere dal giorno in cui Elon mi ha sfidato. Se mai sarà d’accordo su un vero appuntamento, lo saprete da me. Fino ad allora, per favore presumete che tutto ciò che dice non sia stato concordato“. E ancora: “Condividerò i dettagli sul mio prossimo combattimento quando sarò pronto. Quando gareggio, voglio farlo in un modo che metta sotto i riflettori gli atleti d’élite al vertice del gioco”.
Il via libera al match tra Musk e Zuckerberg da parte del governo ha attirato ovviamente delle critiche, anche politiche. In primis da Carlo Calenda, su Twitter, non fa sconti davanti all’autorizzazione data da Sangiuliano: “Trovo semplicemente allucinante che il patrimonio culturale italiano venga messo a disposizione di due miliardari che vogliono darsele come adolescenti idioti“. “Altro che amor patrio e rispetto per la propria storia. E non è una questione di quanto pagano. Ci sono cose – sottolinea il leader di Azione – che semplicemente non sono in vendita“.