Il crollo della moneta
Rublo a picco, la Banca di Russia alza i tassi al 12% e lancia la moneta digitale
La soluzione comunicata dopo la riunione straordinaria che si è tenuta ieri. Tensioni tra i vertici dell'istituto finanziario e il Cremlino
Economia - di Redazione Web
La Banca centrale russa alza il suo tasso di riferimento al 12%, all’indomani dalla caduta a picco del rublo. Contemporaneamente, l’istituto finanziario, ha dato inizio ai test sul rublo digitale. L’annuncio segue il programma stilato dalla banca ed è stato comunicato dalla Tass. Vtb – riferisce l’agenzia di stampa russa – è stata la prima banca a condurre con successo transazioni con il rublo digitale nella sua applicazione mobile, ha riferito l’istituto di credito. La prima fase di test delle operazioni reali con rubli digitali è iniziata ieri con la partecipazione di 13 banche, ricorda ancora la Tass, aggiungendo che l’introduzione dei rubli digitali dovrebbe iniziare nel 2025.
Cosa ha fatto la Banca di Russia per il crollo del rublo
Dunque, cosa ha fatto la Banca di Russia per il crollo del rublo? Da una parte, per arginare l’inflazione (aumento dei prezzi e crollo del potere d’acquisto) ha aumentato i tassi d’interesse, dall’altro ha dato inizio al programma relativo al lancio della moneta digitale. La caduta del rublo in borsa ha spinto Mosca ad utilizzare questa tecnologia basata sulla blockchain. Una strategia dal duplice obiettivo: da un lato il Cremlino vuole sfuggire alle sanzioni, dall’altro vuole rafforzare il controllo sui suoi cittadini.
Il rublo digitale
L’introduzione di un rublo digitale era al vaglio in Russia da diversi anni, ma la perdita di accesso a parte del sistema bancario finanziario globale a causa delle sanzioni occidentali ha spinto Mosca ad accelerare i tempi. Mosca vuole rendere il proprio sistema finanziario più ermetico, meno soggetto alle fluttuazioni del mercato, limitando al tempo stesso l’impatto delle restrizioni internazionali. La Russia diventa il 21esimo Paese al mondo ad entrare nella fase sperimentale per lanciare una valuta digitale, secondo il think tank di Atlantic Council.
La tecnologia
Le autorità potranno “passare attraverso la blockchain (tecnologia che consente transazioni dirette da un registro decentralizzato), molto meno facile da sanzionare e attaccare“, spiega Mikkel Morch, fondatore di Ark36, fondo di investimento specializzato nella finanza digitale e nelle criptovalute. Così, il rublo digitale, che sarà emesso dalla Banca centrale russa (BCR) e conservato in portafogli elettronici, “rafforzerà la capacità di eludere le sanzioni, in quanto non avrà più bisogno di passare attraverso le banche commerciali“. Secondo Moch, c’è però un rovescio della medaglia: Il rublo digitale consentirà “il controllo totale della valuta, e se il governo vuole infliggere una multa a un cittadino, se vuole congelare i suoi beni, allora ora può farlo con un clic“.