Le parole dei due leader
Terremoto Sarkozy: “Putin ha sbagliato ma noi abbiamo bisogno dei russi e loro di noi”. Asse Minsk-Pechino, Lukashenko: “La guerra può finire ora”
L'ex Presidente francese ha rilasciato un'intervista a Le Figaro ricordando il precedente dell'invasione russa in Georgia. Il dittatore bielorusso ha annunciato un'operazione militare congiunta con la Cina e parlato di diplomazia per mettere fine al conflitto tra Mosca e Kiev
Esteri - di Redazione Web
“I russi sono slavi. Sono diversi da noi. La discussione è sempre difficile e ha causato molti malintesi nella nostra storia comune. Nonostante questo noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi. La Russia è un vicino dell’Europa e tale rimarrà“. Lo ha affermato Nicolas Sarkozy in un’intervista a Le Figaro. “Putin ha sbagliato, quello che ha fatto è grave e si traduce in un fallimento – ha aggiunto – ma una volta detto questo bisogna trovare una via d’uscita. Ho avuto profondi contrasti con Vladimir Putin, mi sono assunto le mie responsabilità nel 2008, quando ero presidente di turno del Consiglio Ue“, ha detto ancora l’ex presidente francese.
L’intervista a Sarkozy
“Lo avevo convinto a ritirare i suoi carri armati che erano a 25 chilometri da Tbilisi. Ma allo stesso tempo, con Angela Merkel, avevamo dimostrato di essere consapevoli delle sue linee rosse. Per questo abbiamo rifiutato l’adesione di Ucraina e Georgia alla Nato, nonostante le forti pressioni americane. Non volevamo che Putin scivolasse nella paranoia anti-occidentale che è stata a lungo la tentazione dei leader russi. Il complesso di accerchiamento del Cremlino è una vecchia storia“.
Incontro Lukashenko – Li Shangfu
Nell’intervista Sarkozy ha anche evocato l’ipotesi di un referendum sulla Crimea, “organizzato sotto lo stretto controllo della comunità internazionale“. Si è invece tenuto a Minsk, in Bielorussia, l’incontro bilaterale tra il presidente Aleksandr Lukashenko e il Ministro della difesa cinese Li Shangfu. L’autoritario leader della ‘Russia Bianca‘ ha detto che, “il conflitto in Ucraina poteva essere evitato, e può essere fermato ora“. Quello che è da comprendere è se l’asse Minsk – Pechino sia stata rafforzata solo per scopi economici e militari o anche diplomatici.
Le parole del Presidente bielorusso
“Tutta la nostra cooperazione è molto significativa e non è in alcun modo diretta contro Paesi terzi. Non ne abbiamo bisogno“, ha affermato Lukashenko, secondo quanto riportato dalla BelTa. Che poi ha aggiunto: “Dobbiamo proteggere i nostri Paesi e le nostre popolazioni“. Nel 2024, stando al Presidente bielorusso, dovrebbero tenersi un’esercitazione militari congiunta tra Cina e Bielorussia. “Penso – ha sottolineato il leader bielorusso – che questo sia un principio classico della diplomazia. C’è il bisogno di sedersi al tavolo negoziale e discutere di tutto, compresi la Crimea, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk. Tutto deve essere discusso. Ci sediamo e mettiamo a punto un’agenda“.