Il Presidente ucraino

Appuntamento in Crimea, l’apertura di Zelensky: “Possibile una soluzione politica e non militare”

“Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”. La controffensiva avanza lentamente

Esteri - di Redazione Web - 28 Agosto 2023

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Appuntamento in Crimea, l’apertura di Zelensky: “Possibile una soluzione politica e non militare”

Aveva sempre rivendicato tutto il territorio della Crimea, che la guerra non sarebbe finita se il territorio della penisola non fosse ritornato interamente all’Ucraina. Obiettivo che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è convinto si possa raggiungere tramite la diplomazia più che con le armi. Per quel quel territorio che Mosca occupa dal 2014, l’anno delle rivolte di Euromaidan e dell’occupazione anche delle Regioni del Donetsk, “è preferibile e possibile negoziare una soluzione politica per la Crimea”. Stando anche alle dichiarazioni di altri esponenti del governo di Kiev è come se al confine con la penisola occupata ci sia un appuntamento, una specie di momento decisivo per la fine della guerra.

Il Presidente lo ha dichiarato in un’intervista all’emittente 1+1 nonostante la controffensiva non stia facendo grandi passi avanti. “Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”. Sembra eccessivo, ma tanti media parlano di un’apertura: eppure Zelensky non sembra tollerare alcuna trattativa sul territorio. “Ci saranno meno vittime se ci troveremo ai confini amministrativi della Crimea”. Stesso tono da parte del consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak secondo cui la guerra “finirà rapidamente” e “non sarà facile, ma è ingenuo pensare che l’Ucraina dovrà riconquistare il territorio conquistando ogni chilometro con il sangue. Quando le forze ucraine avanzeranno verso sud e raggiungeranno il confine amministrativo con la Crimea, gli eventi assumeranno una forma diversa. Alla fine, tutto finirà rapidamente e in un istante, proprio come è iniziato”.

Difatti al momento gli ucraini spingono verso sud e agiscono con i droni in territorio russo e verso Mosca. L’offensiva meridionale soprattutto negli ultimi giorni ha ridato vigore a manovre che da troppo tempo erano bloccate in una controffensiva rimandata per mesi e che non ha mai davvero accelerato. L’avanzata più significativa è quella nella zona di Robotyne. Il piccolo centro è stato riconquistato dopo tre mesi di azioni. La manovra procede a sud verso i villaggi di Novoprokopivka e Ocheretuvate. Per quanto riguarda l’annuncio della clamorosa morte del capo della milizia di mercenari Wagner, Yevgenij Prigozhin, confermata ieri dai risultati degli esami del dna, il giornale russo Moskovsky Komsomolets scrive di un possibile guasto al sistema di aria condizionata del jet.

Il prossimo 8 settembre su terrà in Russia un incontro tra il Presidente Vladimir Putin e il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Al centro del vertice il rinnovo dell’accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina, che Mosca ha bloccato, che era stato mediato proprio da Ankara. Il Cremlino ha confermato l’incontro. Zelensky ha confermato a diversi media di essere pronto a tenere elezioni presidenziali e parlamentari nel 2024. Ha detto che sarebbero però necessarie modifiche legislative, fondi dai partner e osservatori internazionali.

28 Agosto 2023

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