Nubifragi e allagamenti al nord, treni sospesi tra Italia e Francia: “Poppea può diventare un Medicane”

Come promesso il ciclone Poppea, Betty per i britannici, in arrivo dal Nord Europa e annunciato a partire dallo scorso fine settimana, sta provocando danni e disagi al momento soprattutto in Nord Italia. Conseguenze che già nelle prossime ore potrebbero estendersi lungo la penisola. Pioggia, temporali, potenti raffiche di vento e frane. Come quella che nella Savoia francese ha provocato l’interruzione parziale del traffico sull’autostrada verso il sud, A43, e la sospensione del traffico ferroviario tra Francia e Italia. Non proprio ottimiste le parole di alcuni esperti secondo cui il ciclone potrebbe in Medicane, uragano mediterraneo, e causare violenti temporali e grandinate nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

La Regione Lombardia ha diramato un’allerta rossa mentre è allerta arancione in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, ampi settori del Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto. È invece allerta gialla in Abruzzo Campania, parte dell’Emilia-Romagna, resto di Toscana, Veneto e Piemonte, su Lazio, parte del Molise, Provincia autonoma di Trento, su ampi settori della Sardegna, in Umbria e sulla Valle d’Aosta. L’aria fresca che alimenterà il ciclone farà crollare le temperature che rispetto a qualche giorno fa potranno perdere anche 15-20°C. Tornerà anche la neve sulle Alpi.

Le ferrovie transalpine hanno annunciato la cancellazione di alcuni treni Milano-Parigi a causa della frana che si è verificata ieri pomeriggio nella Savoia francese, appena al di là del confine e del tunnel del Frejus, nella valle della Maurienne. A Saint-Andrè en Savoie. Nessun ferito nella frana che secondo i media francesi avrebbe provocato la caduta di 700 metri cubi di roccia. L’autostrada A43 è stata chiusa all’altezza della bretella di Saint-Michel-de-Maurienne “per una durata indeterminata”. Trenitalia ha comunicato i treni Alta velocità Milano-Parigi e Parigi-Milano che sono stati cancellati:

• FR 9292 Milano Centrale (6:25) – Modane – Paris Gare de Lyon (13:22)
• FR 9281 Paris Gare de Lyon (7:30) – Modane – Milano Centrale (14:07)
• FR 9287 Paris Gare de Lyon (15:16) – Modane – Milano Centrale (22:07)
• FR 9296 Milano Centrale (15:53) – Modane – Paris Gare de Lyon (22:34)

Un’altra frana si è verificata in val Genova, in Trentino, a circa duemila metri di altezza. Salvi una ventina di escursionisti aiutati dagli uomini del Soccorso alpino. Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha confermato che “tutto il centro-levante genovese ha infatti misurato fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle ultime 24 ore. Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei Vigili del Fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti”. Soltanto nel capoluogo sono caduti 80 millimetri di pioggia in meno di un’ora, l’allerta arancione è stata prorogata fino alle 15:00 di oggi. Caduti tra i 40 e i 50 millimetri di pioggia nel Novarese nella notte. Acqua alta a Venezia: alle 11:00 di questa mattina era prevista una massima di un metro che farà andare sott’acqua Piazza San Marco, previsti per stasera i 105 centimetri. Allertati i tecnici del MOSE.

Poco rassicuranti le parole che si leggono su IlMeteo.it. Il ciclone Poppea arrivato dal nord Europa ha incontrato sul Mar Ligure temperature mai così calde, paragonabili a quelle dei mari tropicali, ed ha assunto una forza che lo rende simile a un Medicane, noti anche come TLC, Tripical Like Cyclones. “L’energia in gioco sarà elevatissima, tanto che i temporali che si formeranno saranno così forti da scaricare in pochi minuti ingenti quantità di acqua e grandine: si tratterà dunque di veri e propri Downburst. Ovvero, forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte del temporale che avanza. Secondo il sito il rischio alluvionale è importante su Liguria, Basso Piemonte e Lombardia. Il ciclone nei prossimi giorni dovrebbe muoversi verso i Balcani e interessare Centro Italia, Sud e Friuli Venezia Giulia. Sulla penisola dovrebbe tornare poi l’alta pressione con un meteo più stabile, soleggiato ma con caldo gradevole.