Domani la visita di Meloni
“Minacciati e derubati, viviamo chiusi al Parco Verde”: l’appello della madre della vittima degli stupri di Caivano
La denuncia: "Hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni". La marcia di solidarietà organizzata da don Patriciello
Cronaca - di Redazione Web
“Minacciati, derubati, costretti a vivere chiusi in casa”, è quanto fanno sapere dalla famiglia di una delle due cugine violentate al Parco Verde di Caivano tramite l’avvocato. Una denuncia e un appello che arrivano a un giorno dalla visita della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel comune nel napoletano. “Ci porti via di qua”. Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli Nord procedono parallelamente a quelle della Procura minorile e in strettissimo riserbo. Al momento risultano due i maggiorenni indagati per le violenze che si sarebbero ripetute diverse volte negli ultimi mesi, tra l’ex centro sportivo abbandonato e in passato utilizzato dalla Camorra, il Parco Falcone e Borsellino, corso Umberto e il cosiddetto Bronx. Entrambi a piede libero, hanno 19 e 18 anni. Sarebbero almeno otto i minorenni indagati, nei giorni scorsi si era arrivato a parlare di un gruppo di addirittura 15 persone. Alcune di questi figli di boss dello spaccio.
“Stiamo subendo minacce dal quartiere, hanno anche derubato mio figlio, quello che ha denunciato gli orrori, non mi sento al sicuro: ho bisogno di parlare con la presidente Meloni, voglio parlare con lei. Domani venga nella scuola frequentata da mia figlia e da mia nipote”, ha detto la donna tramite il legale Angelo Pisani. La madre ha raccontato inoltre che il furto a suo figlio, fratello della vittima, colui che per primo ha rotto il muro di omertà, dello scooter, “è una minaccia”. Le denunce, rivelate dal quotidiano Il Mattino la settimana scorsa, erano scattate infatti quando la voce dei ripetuti abusi era girata nel Parco fino ad arrivare alle orecchie del ragazzo. Le vittime di 10 e 12 anni avevano raccontato tutto ai genitori e negli interrogatori, parlando della paura per le minacce e le intimidazioni subite.
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Sono state entrambe trasferite in una casa famiglia nell’hinterland napoletano, decisione criticata dalla famiglia che avrebbe voluto il trasferimento di tutto il nucleo. Ma la Procura aveva parlato di una “situazione di chiara emergenza” e di uno stile di vita “senz’altro frutto della grave incuria dei genitori che con ogni evidenza hanno omesso di esercitare sulla figlia il necessario controllo, esponendola a pericoli”. L’avvocato Pisani aveva replicato: “Andava spostato l’intero nucleo familiare”. La madre di una delle ragazzine aveva parlato ai quotidiani Il Messaggero e Il Mattino. “Da parte mia non è mai mancata alcuna attenzione, ho sempre avuto lo scrupolo anche di controllare le sue amicizie, e persino il modo di vestirsi, quando usciva. Devono essere puniti tutti. Una cosa è certa: io non riesco più a sopportare l’idea di dover continuare a vivere in questo posto. Qui c’è un inferno, e serve solo tanta luce. Abbiamo sempre avuto fiducia nelle istituzioni, che però qui al Parco Verde come politica sono sempre stati assenti”.
Una decina i telefoni cellulari sequestrati, le perizie sono state affidate a uno specialista. Saranno esaminate le memorie e i tabulati dei dispositivi. Non è escluso, scrive Il Mattino, che alcuni contenuti siano entrati nel circuito della pedopornografia online. La madre della bambina ha detto di voler parlare con Meloni “senza intermediari, senza politicanti per raccontarle le mie paure”. Poca gente ieri ha partecipato alla marcia di solidarietà convocata dal parroco don Maurizio Patriciello. 200 persone, pochi gli abitanti del Parco. Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ieri aveva invocato la presenza dell’esercito sul posto. Il primo settembre si terrà a Caivano il Comitato Ordine e Sicurezza.
“Io mi metterò a disposizione per farle visitare il parco se vuole, se vuole entrare nelle case, sono molto fiducioso” ha detto don Patriciello a proposito della visita di domani della premier Meloni. “Ha detto che verrà con proposte concrete, sembra una persona che quando dice le cose le fa. Per il resto siamo nelle mani di Dio”. La Presidente del Consiglio dovrebbe arrivare domani mattina alla parrocchia di San Paolo per poi tenere un vertice con le autorità locali. Non è ancora chiaro se in una scuola di Caivano oppure in Prefettura a Napoli. Don Patriciello ha invitato anche Papa Francesco al Parco Verde.