Papa, Chiesa e social
“Papa Francesco il comunista!”: gli attacchi della Chiesa reazionaria con fake news e diffamazione
Fake news, reti organizzate, diffamazione: l’ala conservatrice cattolica spara a zero da anni contro “Francesco il comunista” servendosi dei social. E non solo per motivi ideologici, anzi. Soprattutto per soldi...
Cultura - di Graziella Balestrieri
Siamo sicuri di essere in grado di distinguere ciò che è falso da ciò che è vero? Ci fidiamo ciecamente di quello che ci viene proposto e riproposto dai social in maniera martellante e che fa muovere le notizie nella nostra testa a ritmo di una centrifuga della lavatrice? Siamo sicuri che, quando abbiamo una idea sul politico di turno o il personaggio famoso finito sotto ai riflettori, sia proprio un’idea farina del nostro sacco? E quando sentiamo dire che “papa Francesco è un comunista!”, con un certo tono dispregiativo, siamo sicuri di sapere che cosa si nasconde dietro questa frase? E se quello di cui parla Bergoglio, ovvero il caos informativo fosse la realtà che ci sta sfuggendo di mano e che non sappiamo più distinguere?
È stato lo stesso Pontefice nell’ultimo messaggio per la giornata mondiale della Comunicazione a lanciare un monito: “In un periodo storico segnato da polarizzazioni e contrapposizioni – da cui purtroppo anche la comunità ecclesiale non è immune – l’impegno per una comunicazione ‘dal cuore e dalle braccia aperte’ non riguarda esclusivamente gli operatori dell’informazione, ma è responsabilità di ciascuno”. Ed è proprio della Chiesa, del Papa e del ruolo svolto da Twitter, di come la comunicazione può e riesce a manipolarci, delle tecniche con cui ci si può difendere dalle menzogne informatiche affinché la verità sia l’unica forma di informazione, ciò di cui parla il libro di Fabrizio Mastrofini, (con la prefazione di Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione) uscito il 16 Giugno e che già dal titolo, Followers contro- twitter scompiglia la Chiesa, ci riporta a un mondo che abbiamo sotto gli occhi ma che forse è impensabile ai più o che nella peggiore delle ipotesi non siamo in grado più di riconoscere.
Fabrizio Mastrofini è giornalista, vaticanista, saggista, dirige la comunicazione di uno dei Dicasteri della Santa Sede, ovvero quello della Pontificia Accademia per la Vita, e parte proprio da questo Dicastero per analizzare non solo il punto di vista teorico del caos/disordine informativo ma ci fornisce spiegazioni dettagliate e pratiche di questo disordine, analizzando un caso avvenuto su Twitter di cui ci fornisce in maniera meticolosa tutti i dettagli. Cercare di affrontare le menzogne informatiche attraverso la conoscenza e i metodi che esistono vuol dire innanzitutto che non bisogna contrapporre menzogna a menzogna, spiega l’autore. Contro il sistema della falsificazione occorre lavorare con la forza d’urto della ragione, mirando a una verità realmente a-ideologica : questa è la prima cosa che l’autore sottolinea nel libro: mai opporre menzogna a menzogna.
Il fulcro centrale del libro viene affrontato nel capitolo che ha come titolo -Disordine informativo nel pontificato di Papa Francesco. Intanto, spiega l’autore, il Dicastero della Pontificia Accademia per la Vita da quando è in carica Papa Francesco ha subito una rivoluzione sostanziale in merito alle tematiche da affrontare. A partire dal metodo. Il cambiamento, da molti vissuto come una volontà di papa Francesco di sconvolgere completamente il Dicastero, a quanto pare, non è stato visto di buon occhio, per usare un eufemismo, dalla parte conservatrice e reazionaria della Chiesa. Il Dicastero della Pontificia Accademia della Vita rappresenta per papa Francesco il Dicastero che più di tutti si avvicina alle tematiche a lui care, e che partono dal passaggio dalla Bioetica Classica alla Bioetica Globale fino (non solo la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale ma anche la qualità della vita e la promozione della vita umana in tutte le fasi dell’esistenza) alla difesa dell’ambiente.
Nelle considerazioni di papa Francesco è impossibile non affrontare le tematiche della Bioetica Globale senza affrontare i cambiamenti apportati dallo sviluppo e dal progresso. Ma non solo, questa inversione di marcia non è stato l’unico motivo ad alimentare le avversità che si sono riversate su Papa Francesco. Il Dicastero della Pontificia Accademia della vita risultava fino all’avvenuta elezione di Bergoglio come un feudo intoccabile e di fatto le cariche erano a vita. Papa Francesco ha completamente rivoluzionato tutto facendo sì che le cariche fossero rinnovabili ogni cinque anni. Ma non solo. Ha aggiunto accademici provenienti da altre religioni. E a far infuriare sommamente la parte reazionaria della Chiesa è stata la nomina di Monsignor Paglia, figura mal sopportata dall’ala reazionaria, sin dai tempi di Giovanni Paolo II.
È tutta questa somma di cambiamenti apportati da Papa Francesco, ad aver fatto sì che il Dicastero in questione divenisse un sorvegliato speciale e che ogni mossa, ogni atto, ogni parola proveniente da questa istituzione divenisse motivo di scontro e di attacco nei confronti del Papa. E qui entra in scena internet e il cambiamento epocale apportato che esso ha apportato nelle nostre vite nel bene e nel male. Un cambiamento fondato soprattutto sull’avvento della menzogna.
Le tematiche affrontate in questo libro portano a riflessioni considerevoli sulla figura di papa Francesco, che magari riusciremo a capire solo fra qualche tempo e sulla rivoluzione che il suo pontificato ha cercato di portare avanti ma che viene osteggiato per molti motivi. Come lo stesso autore più volte si chiede, siamo certi che siano avversità legate a questioni teologiche e non più semplicemente a questioni economiche? Chi sono e cosa vogliono i nemici di Bergoglio? Le accuse che vengono rivolte a papa Francesco dall’ala conservatrice della Chiesa) sono quelle di non essere un Papa che rispetta la dottrina tradizionale. E qui entra in ballo Twitter, che da quando è nato non solo ci propone pensieri di chiunque, ovunque e in ogni momento ma ci offre polemiche, diatribe politiche, spunti di osservazione e riflessione e capovolgimenti della realtà.
Nel caso specifico di Papa Francesco e di come ci sia stata una manipolazione mediatica senza scrupoli nei suoi confronti, l’autore analizza il Tweet del 12 Settembre 2020, postato sul profilo ufficiale del Dicastero della Pontificia Accademia per la vita, un tweet che riportava un’immagine modificata con Photoshop che riproduceva la Pietà di Michelangelo, dove il Cristo è rappresentato con la pelle nera. Il testo del tweet diceva “un’immagine che vale più di un discorso”. Ma incredibilmente questo tweet ha generato una serie di dibattiti, discussioni e attacchi feroci nei confronti di Papa Francesco.
Volete capire quale argomento ha fatto sì che la parte reazionaria della Chiesa venisse fuori, cercando di capovolgere la verità con tutti i mezzi possibili il messaggio che voleva dare Papa Francesco e che cosa c’entrano gli Stati Uniti in tutto questo e il sito del conservatore e “santone” Steve Bannon? Basta leggere Followers contro- twitter scompiglia la Chiesa e capirete perché, quando in maniera sprezzante Bergoglio viene identificato come un Papa comunista, uno che vuole sconvolgere la Chiesa tradizionale, lo si fa non solo per motivi etici e di dottrina ma soprattutto per motivi, economici e politici. I social possono essere un’arma in più per diffamare chi nella realtà sta compiendo la missione che in molti (quelli che difendono la Chiesa tradizionale) hanno completamente dimenticato, per soldi, per potere? Chissà che cosa starà pensando quel comunista di Gesù!