Una storia che ricorda quella di Nahel, il 17enne ucciso il 27 giugno scorso a Nanterre, a nord di Parigi, da un poliziotto che gli sparò a bruciapelo durante un banale controllo in strada: un omicidio che incendiò per settimane la Francia.
Una sorte simile è toccata ad un 16enne che si trovava alla guida di una moto, morto a seguito di uno scontro con un auto della polizia. Il fatto è accaduto mercoledì sera a Elancourt, nelle Yvelines, cittadina a una trentina di chilometri da Parigi.
L’adolescente è morto dopo il ricovero in ospedale e la polizia si è affrettata a scaricare su di lui ogni responsabilità. Secondo quanto riferito dalla polizia il veicolo a due ruote “non avendo rispettato le norme è stato seguito a distanza da un veicolo della polizia” e si è scontrato all’incrocio con “un altro veicolo della polizia”.
I fatti sono avvenuti intorno alle 18,40, secondo una seconda fonte della polizia. La giovane vittima ha subito un arresto cardio-respiratorio, è stato inizialmente rianimato dai servizi di emergenza e poi portato in ospedale ma e’ deceduto a causa delle ferite riportate, come riferito dall’ufficio del pubblico ministero.
Due poliziotti sono in stato di fermo e sono sottoposti a interrogatorio con l’ipotesi di omicidio colposo. L’inchiesta della polizia interna “consentirà di determinare le circostanze” dello scontro.
Per evitare una “Nanterre bis”, uno squadrone di gendarmi è stato inviato sul posto per prevenire possibili disordini a Elancourt, cittadina di 25mila abitanti.
Al momento sulla vicenda sono state aperte due indagini: una per “rifiuto di ottemperare“, affidata alla sicurezza territoriale di Yvelines, l’altra per “omicidio colposo da parte dell’autista“, affidata all’Ispettorato generale della Polizia nazionale.