Premio Mastroianni
Chi è Seydou Sarr, l’attore protagonista del film “Io capitano” di Matteo Garrone
Protagonista del film di Garrone, premiato con il Premio Marcello Mastroianni come miglior attore emergente. Non aveva mai pensato di fare il viaggio per l'Europa, “ne ho sempre sentito parlare ma non avevo mai realizzato i rischi"
Cinema - di Redazione Web
Seydou Sarr ha vinto il Premio Mastroianni come protagonista di Io capitano, il film di Matteo Garrone presentato all’80esima Mostra del Cinema di Venezia che ha vinto il Leone d’Argento alla miglior regia. Un’odissea contemporanea, quella di un viaggio di due ragazzi che dal Senegal decidono di raggiungere l’Europa. Si affidano a trafficanti e passeur, attraversano il deserto, arrivano in Mali e in Libia, vengono torturati e sfruttati. “Io capitano” è la frase che il protagonista grida alla fine del film, dopo che i trafficanti gli hanno affidato una barca di migranti in cambio dell’arrivo in Italia. “Grazie a tutti, scusate … Non ci sono le parole”, aveva dichiarato Sarr al momento della premiazione a Venezia, visibilmente emozionato.
È il protagonista di un viaggio e pico e a tratti favoleggiante, per questo non meno terribile, visto dall’altra parte del mare. “È un film che racconta di un’ingiustizia profonda. Affronta un tema etico di violazione dei diritti umani basilari. Mi interessava raccontare il viaggio dall’interno, perché loro sono i veri eroi contemporanei e i veri portatori dell’etica contemporanea”, ha detto Garrone. Sarr ha 21 anni, senegalese. Ha interpretato il suo ruolo al fianco di Moustapha Farr, di due anni più grande. Ha vinto il Premio Marcello Mastroianni che viene assegnato al miglior attore o alla miglior attrice emergenti. L’intero film è interpretato in wolof e francese e proiettato nelle sale con i sottotitoli in italiano.
Sarr è l’unico maschio in una famiglia di quattro figli, il padre è morto e la madre vive in Senegal. Una situazione simile a quella del personaggio protagonista del film. La sceneggiatura scritta in sei mesi con Massimo Ceccherini, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri si è ispirata in parte alle storie dei due migranti Mamadou Kouassi e Fofana Amara – il primo accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e finito in carcere per sei mesi dopo aver portato in salvo centinaia di persone su un’imbarcazione salpata dalla Libia, e alle testimonianze di altri migranti.
“Sono andato a Thiès, a un’ora e mezza da Dakar, per fare il primo provino per il film e mi hanno chiamato. Come tanti miei coetanei studiavo, nel tempo libero giocava a calcio con gli amici. Il mio sogno a occhi aperti? Diventare un grandissimo giocatore”, ha raccontato il giovane attore in un’intervista a Il Corriere della Sera. “La difficoltà maggiore per me è stata prendere confidenza con la telecamera. Appunto, non avevo mai recitato in un film, l’idea mi emozionava. Ma l’ho superata, in qualche modo è venuto naturale”.
Del viaggio dei migranti verso l’Europa “ne ho sempre sentito parlare in tv, in casa, ma non avevo mai realizzato fino in fondo le dimensioni e i rischi che si corrono attraversando il mare e deserto. In quanto a me, no non avevo mai pensato di farlo”. L’organizzazione Refugees Welcome si è detta davvero felice del fatto “che il film #IoCapitano abbia ricevuto il Leone d’Argento alla regia per #MatteoGarrone e il Premio Mastroianni per il miglior attore esordiente a #SeydouSarr al Festival del Cinema di Venezia”.