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“Juventus in vendita”, l’indiscrezione sulla cessione del club della famiglia Elkann-Agnelli: fissato il prezzo

“Juventus in vendita”, l’indiscrezione sulla cessione del club della famiglia Elkann-Agnelli: fissato il prezzo

Dopo aver acquistato e poi smembrato il gruppo Gedi, editore di Repubblica, sostanzialmente aver ceduto al management francese di Psa (Peugeot-Citroen) la ex Fiat, la famiglia Agnelli-Elkann sarebbe pronta a vendere anche l’ultimo (ex?) gioiello di famiglia: la Juventus.

L’indiscrezione arriva da un articolo a firma di Osvaldo De Paolini e Tony Damascelli su Il Giornale. A spingere John Elkann verso tale decisione sarebbero i conti in rosso del club bianconero di Torino, non più sostenibili per Exor, la cassaforte di famiglia. L’idea sarebbe quella di arrivare quanto prima ad un risanamento dei conti del club, con i primi passi già avvenuti durante l’ultimo calciomercato, tra cessioni e mancati rinnovi di alcuni contratti pesanti dei calciatori, per poi procedere alla vendita per una cifra che dovrebbe girare attorno al miliardo e mezzo di euro.

La situazione contabile attuale, evidenzia Il Giornale, è drammatica: perdite per 240 milioni, ricavi a quota 600 e debiti superiori, fino a un valore di Borsa di 800 milioni. A far scattare la molla di John Elkann proprio la disastrosa gestione economica della presidenza di Andrea Agnelli: da una parte i nove scudetti consecutivi, il sogno Champions League sfiorato ma non raggiunto, nonostante il carissimo arrivo in maglia bianconera di Cristiano Ronaldo, dall’altra dei conti allarmanti, per non parlare poi delle magagne giudiziarie lasciate in eredità dalla vecchia gestione, fatta fuori dopo l’esplosione dello scandalo plusvalenze.

Da Torino, casa Exor, un portavoce della cassaforte di famiglia è corso a smentire tutto all’agenzia di stampa Ansa: “Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento”, è il commento affidato all’agenzia.

Eppure la voce di un ripensamento dopo oltre cento anni di controllo della società circola da tempo. Pesa l’impegno economico della famiglia nel club: una riflessione da parte di John Elkann si è fatto ancora più urgente anche in vista del prossimo bilancio economico juventino, che chiuderà ancora una volta in rosso e costringerà gli azionisti a ripianare per la terza volta in pochi anni le perdite legate agli investimenti fallimentari del club.

Ipotesi di una cessione commentata con amarezza da una grande bandiera bianconera, l’ex portiere portiere e allenatore della Nazionale Dino Zoff: “La vendita della Juventus da parte della famiglia Agnelli sarebbe tragica, perché loro rappresentano un’istituzione del Paese. Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus”, le parole a Radio Anch’io. “Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso: per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo. Vendere anche la Juventus sarebbe troppo”, il commento di Zoff.

Sullo sfondo c’è in realtà un generale ripensamento della famiglia su tutte le attività del gruppo, tranne quella legata al settore dell’automobile. A rischio sarebbe anche il ruolo nel gruppo Gedi, quello di Repubblica e La Stampa e già “rimpicciolito” con la cessione de L’Espresso e della quasi totalità di quotidiani locali: i risultati molto al di sotto delle aspettative fanno da contraltare a quelli che arrivano dall’Economist, il settimanale economico britannico acquistato da Exor nel 2015.