X

La Nato mostra i muscoli, nel 2024 la più grande esercitazione dalla Guerra Fredda per difendersi dalla Russia

La Nato mostra i muscoli, nel 2024 la più grande esercitazione dalla Guerra Fredda per difendersi dalla Russia

La più grande esercitazione militare dai tempi della Guerra Fredda, un clima in cui il mondo è quasi ripiombato dallo scoppiare del conflitto in Ucraina il 24 febbraio dello scorso anno. È quella che sta preparando la Nato nel primo trimestre del 2024, secondo fonti vicine all’Alleanza Atlantica che cita oggi il Financial Times: nelle manovre, spiega l’autorevole quotidiano economico-finanziario britannico, saranno impiegati circa 41mila soldati dei Paesi membri della Nato, con oltre 50 navi da guerra.

La missione si chiamerà Steadfast Defender, ovvero “Salda difesa”, e l’obiettivo è chiaro: testare la risposta delle forze Nato di fronte ad una eventuale aggressione da parte russa nei confronti di uno dei Paesi membri. Ovviamente nella missione Mosca non verrà indicata come “nemico virtuale”: al suo posto ci sarà “Occasus”.

A partecipare saranno 32 Paesi, inclusa la Svezia, nonostante il suo ingresso nell’Alleanza Atlantica debba ancora essere ratificato: l’area interessata dalle operazioni, che si terranno tra febbraio e marzo del prossimo anno, sarà quella tra Germania, Polonia e Paesi Baltici, terre di confine proprio col “nemico” Vladimir Putin.

Operazione che fa parte di un ripensamento chiave nelle strategie dell’Alleanza Atlantica: la nuova strategia di addestramento vedrà l’alleanza militare “svolgere due grandi esercitazioni ogni anno, invece di una” e consista anche in un atto dimostrativo nei confronti di Mosca, hanno spiegato funzionari Nato al quotidiano finanziario, per dimostrare che il blocco atlantico è “pronto a combattere”.

Si spiega così anche l’annuncio del segretario generale della Nato, il riconfermato Jens Stoltenberg, di un prossimo “salto di qualità” dell’Alleanza, con un progressivo passaggio delle truppe dalle attuali 40mila a oltre 300mila soldati da impiegare e dispiegare in caso di necessità. Il contrario di quanto accaduto in particolare negli anni ’90, quando la Nato agì sulla base di piccoli contingenti da impiega nelle sue missioni, dai Balcani all’Afghanistan.

Soldati Nato che già da tempo hanno iniziato a rafforzare il fronte est dell’Alleanza contro il pericolo russo, in particolare dopo la “redistribuzione” dei miliziani della Brigata Wagner in Bielorussia: in tal senso va letto il dispiegamento di 4mila militari tedeschi che faranno parte di un contingente permanente in Lituania.