Il via libera
A Venezia si entrerà a pagamento, sì al ticket d’accesso alla città dal 2024
La misura riguarderà in una prima fase i 30 giorni di afflusso più caldi dell’anno. Sei ore di consiglio dura contestazione prima dell'approvazione. Gli esenti e le modalità del ticket
Economia - di Redazione Web
Venezia dà ufficialmente il via libera al ticket a pagamento per accedere alla città. Cinque euro a persona, con prenotazione online. L’approvazione della proposta è arrivata nella serata di ieri in Consiglio comunale, 24 voti a favore e 2 contrari e un assente. Il provvedimento era stato sempre rinviato da cinque anni, è stato riproposto dalla giunta di centrodestra guidata dal sindaco Luigi Brugnaro. Un’approvazione ad altissima tensione. Punta a limitare e a gestire gli enormi flussi turistici, spesso mordi e fuggi, che la città sulla laguna affronta durante tutto l’arco dell’anno e in particolare in estate.
La misura infatti riguarderà in questa prima fase i trenta giorni di afflusso più caldi dell’anno. La sperimentazione partirà nella primavera del 2024 ed esclude i residenti, i turisti degli hotel e altre categorie che accedono quotidianamente in città. All’inizio non includerà grandi eventi ma si concentrerà in particolare su alcuni fine settimana particolarmente affollati. Si individuerà una soglia giornaliera di presenze, non è escluso che il costo del biglietto possa anche essere modificato e tornare ai dieci euro iniziali.
Il portale per la prenotazione e il pagamento sarà appositamente istituito. Esentati dal ticket i residenti del Comune di Venezia, della Città Metropolitana (44 Comuni) e i veneti. A seguire: parenti fino al terzo grado; i lavoratori, anche quelli pendolari; i dipendenti, i lavoratori autonomi o gli imprenditori che hanno sede di affari o domicilio nel Comune di Venezia; studenti, anche pendolari; componenti familiari e chi ha pagato l’Imu nel Comune. E infine chi soggiorna nelle strutture ricettive del Comune di Venezia in quanto già pagano la tassa di soggiorno, domiciliati, diversamente abili, chi arriva per curarsi e gli accompagnatori, chi partecipa a competizioni sportive, amministratori pubblici, volontari di manifestazioni, forze armate, convocati dalla Giustizia, coniugi uniti civilmente o conviventi.
L’approvazione non è stata una passeggiata: sei ore di dibattito in Ca’Loredan, accesa discussione, una contestazione vivace. Striscioni, urla, insulti. Un centinaio di veneziani hanno seguito il consiglio dai monitor tra piano terra e primo piano, una cinquantina gli anarchici. Il consiglio è stato sospeso e più volte interrotto per urla e fischi dei contestatori. Durissimo lo scontro tra maggioranza e opposizione, quello più duro tra il sociologo e ambientalista Gianfranco Bettin, consigliere di Verde Progressista, e il sindaco Brugnaro che in seguito si sono riappacificati. Il regolamento sul contributo d’accesso era stato introdotto da una legge nel 2019, sempre rinviato.
Esulta la maggioranza di centrodestra, un fallimento per l’opposizione. Dal prossimo 14 a 16 settembre a Riad, in Arabia Saudita, si terrà la 45esima sessione del World Heritage Unesco e si discuterà se togliere Venezia dai siti Patrimonio dell’Umanità. Altra ragione che ha scatenato le opposizioni. Le indicazioni sul contributo di accesso, su come avverrà il pagamento e su quando partirà la misura, saranno definite nei prossimi mesi.