Alta tensione
L’inferno di Lampedusa, scontri tra le forze dell’ordine e i migranti ammassati sul molo. Hotspot al collasso: gli immigrati sono circa 7mila
Tra ieri e oggi è accaduto di tutto sull'isola siciliana: un neonato è morto tra le acque, così come hanno perso la vita quattro emigranti tunisini. Una ragazza si è gettata in mare ed ha salvato quattro naufraghi. Una donna ha partorito la sesta figlia. Soltanto nella giornata odierna sono sbarcate 1.800 persone
Politica - di Redazione Web
Momenti di tensione al porto di Lampedusa, dove agenti della Guardia di Finanza stanno cercando di contenere centinaia di migranti che chiedono di lasciare il molo. Gli agenti hanno effettuato anche una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone. Una volta calmati gli animi, i migranti si sono seduti a terra senza ulteriori momenti di tensione. La folla al molo Favaloro sosta proprio davanti al cancello che delimita l’area riservata allo sbarco, ormai oltre ogni limite di capienza.
I volontari della Croce Rossa e le forze dell’ordine stanno cercando di prendersi cura di quanti arrivano a Lampedusa, offrendo loro bottigliette d’acqua o utilizzando nebulizzatori per dare un po’ di refrigerio. In molti, invece, preferiscono un bagno al mare con giubbotti e salvagenti improvvisati, sotto lo sguardo attento della Guardia Costiera che li invita a raggiungere terra. Sono tantissimi i barchini in fila in attesa di poter sbarcare, quando sull’isola si contano oltre seimila ospiti e le temperature non accennano ad abbassarsi.
Cosa sta accadendo a Lampedusa
Sono 6.762 i migranti presenti sull’isola siciliana, buona parte dei quali nell’hotspot e tanti altri, in gruppi, in più punti dell’isola, molo Favarolo soprattutto. Fra i quasi 7mila anche 257 minori non accompagnati. Novecento migranti sono stati già trasferiti: 720 con il traghetto di linea Galaxy che sta viaggiando verso Porto Empedocle e 180 con volo Oim per Bologna. Entro la tarda serata, secondo quanto pianificato dalla Prefettura di Agrigento, altri 750 lasceranno Lampedusa:
300, già scortati dalla polizia, stanno per essere imbarcati sulla nave militare Sirio, 210 con il traghetto di linea Cossyra che all’alba di domani giungerà a Porto Empedocle, 150 con il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di finanza e poi entro le ore 22 altri 90 con il pattugliatore Avallone sempre delle Fiamme gialle. Prefettura e polizia stanno cercando di fare in fretta, il più possibile, per trasferire tutti i migranti presenti sull’isola.
Hotspot al collasso: sbarchi e trasferimenti
Altri 222 migranti sono sbarcati a Lampedusa dopo che i barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia di finanza, Capitaneria e carabinieri. Dalla mezzanotte i barconi arrivati sull’isola sono 42, per un totale di 1.849 persone. Quattro tunisini, già condotti a Lampedusa, sono stati rintracciati sull’isolotto di Lampione da un gommone privato, il “Pelagos”, e sono stati imbarcati e trasferiti. Hanno riferito che assieme a loro c’erano anche altre 30 persone che adesso si stanno cercando. Non è escluso però che possa trattarsi dello stesso gruppo di 37 migranti rintracciato dai militari della Guardia costiera sulla spiaggia dell’Isola dei Conigli. Sono in corso verifiche.
Il salvataggio
“Salvare vite umane è un’esperienza bruttissima e bellissima allo stesso tempo. Ieri sera, per fortuna tutto è andato bene, ma purtroppo non finisce sempre così“. Sono le parole di Francesca Matina, 31 anni, lampedusana, che lavora per il marketing di un’azienda a Palermo. È stata lei nel tardo pomeriggio di ieri, insieme a un amico, a tuffarsi in mare alla Tabaccara, la parete rocciosa a picco sul mare di Lampedusa, riuscendo a portare in salvo a bordo quattro dei 48 naufraghi, finiti contro gli scogli.
La nuova vita
Ieri pomeriggio lo sbarco al Molo Favaloro, a Lampedusa, questa mattina il travaglio e il trasferimento al poliambulatorio di contrada Grecale dove una 40enne della Nuova Guinea ha partorito la sua sesta figlia. Ad assistere la donna è stata l’équipe guidata dal ginecologo dell’Asp di Palermo, Salvatore Di Lorenzo, coadiuvato dal medico della continuità assistenziale, Giovanni Pace, e dagli infermieri Maria Raimondo e Giovanni Costantino. “Abbiamo subito attivato la saletta chirurgica, attrezzata con kit sterili e da parto – spiega Di Lorenzo – la mamma e la bambina stanno bene e sono già state trasferite con l’elisoccorso in una struttura ospedaliera“. Negli ultimi 40 giorni sono stati tre i parti gestiti in emergenza nella struttura sanitaria dell’Asp di Palermo a Lampedusa.
La morte
Quattro migranti tunisini sono morti e altri 21 sono stati salvati dopo il naufragio di un’imbarcazione che li trasportava illegalmente verso le coste italiane. L’imbarcazione si è capovolta dopo aver lasciato la costa di Sfax martedì, ha detto all’Afp il portavoce del tribunale di Sfax, Faouzi Masmoudi, facendo sapere dell’apertura di un’indagine sull’accaduto. Nel naufragio sono morti quattro migranti, una donna e tre bambini, mentre gli altri 21, tutti tunisini, sono stati salvati dalla Guardia costiera. Sfax, la seconda città della Tunisia, è diventata dall’inizio dell’anno l’epicentro dei tentativi di partenza illegali dalla costa tunisina, situata, nel punto più vicino, a meno di 130 chilometri dall’isola di Lampedusa.
Pericolo e allarme
Circa 47 persone sono in pericolo al largo di Lampedusa. A lanciare l’allarme è Alarm Phone con un post su X. “Abbiamo stabilito un contatto con un barchino con 47 persone in difficoltà ad appena 10 chilometri da Lampedusa – si legge -. Alle 5 di questa mattina ci hanno detto che erano alla deriva senza più carburante. Da allora non abbiamo più ricevuto alcuna notizia. Speriamo siano stati tratti in salvo“.