La tragedia
Neonato di 5 mesi muore al largo di Lampedusa, il Mediterraneo resta una tomba per i migranti
L’imbarcazione si è rovesciata poco prima dell'arrivo della Guardia Costiera. Tutti salvi, tranne il bambino. Giorni di sbarchi record, continui, senza sosta. 5.112 persone soltanto ieri
Cronaca - di Antonio Lamorte
Aveva soltanto cinque mesi. Si sono salvati tutti, di quelli che viaggiavano sulla sua stessa barca. Lui è morto, il neonato finito in acqua poco prima dello sbarco a Lampedusa, appena prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della Guardia Costiera, fuori dal porto dell’isola. È soltanto l’ultima tragedia nel Mediterraneo in un anno che ha visto un aumento esponenziale degli arrivi. Poco è riuscito a fare il governo Meloni, che prima di arrivare a Palazzo Chigi ventilava di blocchi navali e altre soluzioni impraticabili. Solo pene più dure dal decreto Cutro, soltanto confusione e ambiguità nei rapporti con le navi delle ong. E intanto il Mediterraneo è diventato ancora una volta la tomba di un migrante, di bambino di cinque mesi. Della ricostruzione dell’accaduto si occupa la Capitaneria di Porto.
La tragedia si è consumata intorno alle 4:18 durante le operazioni di approdo. Giorni di sbarchi record, continui, senza sosta. Soltanto nella giornata di ieri c’erano stati 110 approdi per un totale di 5.112 persone. Soltanto dalla mezzanotte fino alla prima mattinata si sono registrati altri 23 arrivi con circa mille persone a bordo. Decine e decine di migranti restano ammassati al molo commerciale. Allo stremo soccorritori e forze dell’ordine mentre sono segnalati altri barchini in viaggio. Gli arrivi dall’inizio dell’anno sono stati finora 118.436, contro i 64.529 dello stesso periodo del 2022 e i 41.188 del 2021.
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Sullo scafo che ha attraversato il Mediterraneo viaggiavano 46 migranti. L’imbarcazione si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che sono riusciti a salvare tutti i migranti a bordo, come ha ricostruito l’Ansa. Tutti tranne il neonato di cinque mesi. Il piccolo viaggiava con la madre, portata all’hotspot di contrada Imbriacola sull’isola e per la quale la polizia ha chiesto un supporto psicologico. La salma del neonato è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
E intanto a Strasburgo, nel discorso sullo Stato dell’Unione all’Eurocamera di questa mattina, la Presidente Ursula von der Leyen lanciava l’organizzazione di una Conferenza internazionale sulla lotta la traffico di esseri umani. “Il nostro lavoro sulla migrazione si basa sulla convinzione che l’unità sia alla nostra portata“, assicurando “sicurezza e umanità. Un accordo sul patto non è mai stato così vicino. Il Parlamento e il Consiglio hanno l’opportunità storica di superarlo. Dimostriamo che l’Europa può gestire la migrazione in modo efficace e compassionevole”. E intanto, a proposito di unità, Germania e Italia hanno smesso di cooperare per l’accoglienza dei migranti che sbarcano in Italia. Sospesi i ricollocamenti tramite il cosiddetto “meccanismo volontario di solidarietà” concordato dal governo Draghi nel 2022 che prevede il ricollocamento in altri stati europei di 10mila migranti ogni anno in deroga al regolamento di Dublino.