È finalmente terminata la disavventura della nave da crociera Ocean Explorer, la grossa imbarcazione battente bandiera australiana che da tre giorni era rimasta incastrata fra i ghiacci di Alpefjor, nel nord-ovest della Groendlandia.
L’ennesimo tentativo di disincagliare la nave da parte di un peschereccio è infatti riuscito, rendendo così inutile l’arrivo della Knud Rasmussen, la nave della marina danese che si trovava a 2.200 chilometri dalla Ocean Explorer e che sarebbe dovuta arrivare venerdì per salvare equipaggio e passeggeri.
Nei prossimi giorni la nave partirà per Akurej, in Islanda, dove verranno effettuati i controlli di sicurezza. A bordo della Ocean Explorer, nave da crociera di lusso lunga 104 metri e larga 18, ci sono 206 passeggeri: tre di questi sono risultati positivi al Covid-19.
La compagnia australiana Aurora Expeditions aveva fatto sapere in un comunicato che i tre passeggeri si trovavano in isolamento a bordo, in buone condizioni di salute e assistiti da una équipe medica.
L’Ocean Explorer si era incagliata lunedì mentre visitava il parco nazionale Alpejord, a circa 1400 km a nord-est della capitale della Groenlandia Nuuk, quello più a nord del mondo. Dopo il tentativo fallito di disincagliare l’imbarcazione da parte di un peschereccio sopraggiunto nella zona mercoledì, era previsto per venerdì l’arrivo di una nave della marina danese per partecipare alle operazioni di salvataggio, con la situazione che fortunatamente si è sbloccata in anticipo. Le operazioni tentate fino ad oggi di liberarsi dai ghiacci con l’aiuto dell’alta marea si erano rivelate un flop.
L’armatore della nave, SunStone Ships, con sede a Copenaghen, ha dichiarato che l’operazione è stata effettuata “grazie alla trazione della nave (di proprietà del governo della Groenlandia) e alla forza della nave stessa“. “Non ci sono stati feriti tra le persone a bordo, non c’è stato inquinamento dell’ambiente e non c’è stata alcuna rottura dello scafo“, ha aggiunto, “la nave e i suoi passeggeri saranno ora posizionati in un porto dove potranno essere valutati i danni al fondo della nave e i passeggeri saranno portati in un porto da cui potranno essere riportati a casa in aereo“.