Altro che Memorandum...
Il fallimento di Meloni e von der Leyen sulla Tunisia: il dittatore Saied vieta l’ingresso nel Paese a una delegazione di parlamentari Ue
Esteri - di Carmine Di Niro
Mentre Ursula von der Leyen nel suo ultimo “State of the Union” al Parlamento europeo sollecitava le forze politiche di Strasburgo a trovare l’accordo per il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, ponendo inoltre come “modello” il patto siglato con la Tunisia per la gestione dell’immigrazione, nonostante le acclarate violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime di Kais Saied, Tunisi si rende protagonista di uno “sgarbo” eclatante nei confronti di Bruxelles.
Il governo tunisino, come viene riferito da fonti del Parlamento europeo, ha negato l’ingresso nel Paese ad una delegazione di eurodeputati della commissione Affari esteri del Parlamento. La delegazione sarebbe dovuta arrivare oggi, era guidata dagli eurodeputati Michael Gahler, Dietmar Koster, Salima Jenbou, Mounir Satouri, Emmanuel Maurel, e avrebbe dovuto incontrare membri della società civile, sindacati, ed esponenti dell’opposizione politica al presidente Kais Saied. In una lettera firmata dal ministero degli Esteri, la Migrazione e i tunisini all’Estero, Tunisi ha comunicato alla delegazione di avergli negato l’autorizzazione all’ingresso.
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Come ricorda l’Ansa la missione della delegazione, che rientra in quelle che ciclicamente la commissione Afet effettua all’estera, aveva l’obiettivo di “comprendere la situazione politica attuale del Paese, sostenere un dialogo nazionale inclusivo, e valutare il memorandum d’intesa firmato dall’Ue e dalla Tunisia“. Come accade di prassi, era formata da membri di più gruppi, in questo caso di Ppe, S&d, Renew, Verdi, Sinistra. La missione sarebbe dovuta durare due giorni ma sostanzialmente non è mai iniziata col “respingimento” degli europarlamentari.
🚨 Kais Saied vieta l’ingresso sul territorio della Tunisia a una delegazione ufficiale del Parlamento europeo.
Ecco la lettera.
Il memorandum per la partnership Ue-Tunisia sull’immigrazione e oltre funziona secondo i piani. pic.twitter.com/lpqLGIfEOd
— David Carretta (@davcarretta) September 14, 2023
Il modus operandi del regime di Saied era stato accertato da molteplici inchieste indipendenti internazionali: almeno un migliaio di stranieri di origine sub-sahariana, in cerca di un approdo in Europa, sono state respinte da brutali operazioni di deportazione e respingimento, finendo per essere abbandonate nel deserto al confine con la Libia. Un numero imprecisato di persone ha perso la vita.
Eppure il Memorandum d’intesa per un partenariato strategico tra Tunisia e Ue, in cui ha avuto un ruolo chiave la premier italiana Giorgia Meloni, è andato avanti per la sua strada diventando un “modello” per la presidente della Commissione europea.
Accordo in cui non vi è nulla, come ricorda Gianfranco Schiavone proprio sull’Unità, relativamente al diritto d’asilo e al rafforzamento delle capacità di gestione dei rifugiati da parte della Tunisia, paese che non ha neppure ancora una legge sul diritto d’asilo che dia attuazione alla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati che pure la Tunisia ha ratificato senza però prevedere alcuna procedura di riconoscimento della protezione (ancora affidata ad UNHCR) né un sistema di accoglienza ed integrazione dei rifugiati. Altresì non una parola compare nel testo in relazione ad un altro intervento tanto necessario quanto rimosso, ovvero l’impegno alla realizzazione da parte dell’UE di programmi di reinsediamento/ingresso protetto di rifugiati dalla Tunisia.
Sul ‘no’ di Tunisi all’ingresso nel Paese della delegazione degli europarlamentari è nato anche uno scontro politico in seno al Parlamento di Strasburgo. Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei Socialisti, ha chiesto alla presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, “una dichiarazione in cui condanni il rifiuto d’ingresso degli eurodeputati da parte del governo tunisino ed esorto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, a sospendere immediatamente l’attuazione del Memorandum” firmato con Kais Saied. “Serve una valutazione sulla legalità del memorandum di intesa Ue-Tunisa da parte dei servizi giuridici del Parlamento europeo”, aggiunge nella nota la socialista spagnola.