La carneficina

La strage infinita delle morti sul lavoro, quattro vittime in 4 differenti episodi: è la nuova “normalità” italiana

Cronaca - di Redazione - 14 Settembre 2023

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La strage infinita delle morti sul lavoro, quattro vittime in 4 differenti episodi: è la nuova “normalità” italiana

Brandizzo si era presa le prime pagine dei giornali e ore di dibattito in tv, ma l’incidente costato la vita a cinque operai impegnati a lavorare sulla rete ferroviaria in provincia di Torino ha numeri “normali”: la strage è infatti quotidiana.

Nella giornata odierna sono quattro le vittime del lavoro, in quattro diversi episodi avvenuti tra Bologna, Napoli, Salerno e Veneto. Solo ieri, 13 settembre, tre operai – Fernando Di Nella, 62 anni, Gianluca De Santis, 40 anni, e Giulio Romano, 56 anni, – sono morti in seguito a uno scoppio alla Esplodenti Sabino di Casalbordino(Chieti). L’area dell’incidente è stata messa sotto sequestro e sono in corso le indagini per accertare quanto accaduto e che richiama l’esplosione avvenuta tre anni fa, sempre alla Sabino, che provocò anche in quell’occasione tre vittime.

L’incidente in una cantina del Veneto

Un operaio è morto e uno è rimasto ferito in un incidente presso la cantina Ca’ di Rajo a San Polo di Piave (Treviso). La vittima è morta sul colpo dopo esser caduto all’interno di una cisterna: il collega invece, dopo essere stato recuperato dai vigili de fuoco, è stato trasportato in ospedale.

La richiesta di soccorso è giunta dal 118 per recuperare i due operai, colti da malore durante la pulizia di un silos. Sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco dai distaccamenti di Motta di Livenza e Conegliano. Sul posto anche i carabinieri e gli ispettori dello Spisal.

Un morto nel porto di Salerno

È di un morto e un ferito grave il bilancio di un incidente avvenuto nel pomeriggio nel porto di Salerno, a bordo di una nave della compagnia Caronte & Tourist.  I due sarebbero stati investiti da un camion che si trovava sulla stessa nave ma, come riferisce l’Ansa, la dinamica è ancora tutta da chiarire.

La vittima, secondo quando rende noto Gerardo Arpino della Cgil di Salerno, è un ufficiale della Caronte & Tourist, così come il suo collega rimasto gravemente ferito e ricoverato nell’ospedale di Salerno. “Non si può affiancare la parola morte a quella del lavoro. Bisogna innalzare i livelli di sicurezza sul lavoro. Intanto esprimiamo vicinanza alla famiglia della vittima e del ferito“, la denuncia del sindacalista.

La compagnia della nave ha diramato una nota per ricostruire, nell’esprimere “enorme dolore per la tragedia immane“, quanto accaduto al porto: “Due uomini, un primo ufficiale e un secondo ufficiale in servizio sulla nave Cartour Delta nel primo pomeriggio sono stati travolti mentre erano a terra da un trattore ralla della impresa portuale che – secondo le prime ricostruzioni – durante le operazioni commerciali manovrava in retromarcia su una banchina del porto di Salerno. Per il secondo ufficiale si sono purtroppo rivelati inutili i soccorsi mentre il primo ufficiale è stato trasportato all’ospedale Ruggi di Salerno gravemente ferito“.

Schiacciato mentre lavora sulla pista dell’aeroporto

È invece morto mentre lavorava al rifacimento del manto stradale sulla pista dell’aeroporto Marconi di Bologna un operaio italiano di 52 anni, dipendente di un’azienda con sede a Modena.

L’uomo è rimasto schiacciato da un mezzo della sua stessa ditta, probabilmente in retromarcia: la tragedia è avvenuta nel corso della notte, intorno alle tre. Non è ancora chiaro se l’operaio sia morto per le conseguenze dello schiacciamento o per un arresto cardiaco di poco successivo

È l’ennesimo episodio di morte sul lavoro che si verifica nel nostro Paese. Le autorità competenti accerteranno ora le responsabilità per questo episodio. Ma occorre l’attenzione e l’impegno di tutti affinché questa piaga cessi, con maggiori investimenti sulla formazione e la sicurezza sul lavoro e lavorando sia a una nuova cultura del lavoro sicuro sia all’innovazione tecnologica nei dispositivi di prevenzione“, sono state le parole del sindaco di Bologna Matteo Lepore.

Gli incidenti mortali nel Napoletano

Due le vittime in Campania in poco meno di 24 ore. Un uomo di 44 anni, Giuseppe Lisbino, residente a Frattaminore, nel napoletano, è morto nel pomeriggio di ieri in un incidente sul lavoro avvenuto ad Arzano. L’operaio di una ditta impegnata in lavori di installazione di pannelli fotovoltaici, per cause in corso di accertamento, è precipitato dal tetto del capannone da un’altezza di circa 10 metri. Sul posto anche il 118 che ha constatato il decesso dell’uomo. Indagini in corso da parte dei carabinieri di Arzano coadiuvati dal personale dell’Asl.

Morto nella notte invece un 66enne dipendente dell’Asia, l’azienda che si occupa di igiene urbana a Napoli. L’uomo, Giuseppe Cristiano, 66 anni, poco prima dell’alba è stato investito frontalmente da un camion dell’azienda nel deposito di Piazzale Ferraris durante la manovra di uscita. L’operatore è stato subito soccorso sul posto dai colleghi, che hanno chiamato l’ambulanza che lo ha portato all’Ospedale del Mare, dove è stato operato ma è deceduto. Il sistema di videosorveglianza lo ha ripreso e le immagini saranno messe a disposizione delle autorità. Per i sindacati le misure di sicurezza non sono adeguate, nonostante le rassicurazioni dell’azienda, che promette di fare di più. Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno proclamato 4 ore di sciopero in ogni turno lavorativo il 15 settembre prossimo.

di: Redazione - 14 Settembre 2023

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