Dramma sul lavoro
Salerno, un morto e un ferito grave a causa di un incidente a bordo di una nave: investiti da un camion
La tragedia sarebbe accaduta dentro il garage dell'imbarcazione. Sul posto le autorità competenti. Il comunicato della Cgil
Cronaca - di Redazione Web
Un morto e un ferito grave è il bilancio di un incidente avvenuto a bordo di una nave della Caronte & Tourist, nel porto di Salerno. I due sarebbero stati investiti da un camion che si trovava sulla stessa nave. La dinamica è ancora tutta da chiarire. Sul posto il pm incaricato di seguire le indagini. La vittima, secondo quando rende noto Gerardo Arpino della Cgil di Salerno, è un ufficiale della compagnia, così come il suo collega rimasto gravemente ferito e ricoverato nell’ospedale Ruggi di Salerno.
Le vittime dell’incidente al porto di Salerno e cosa è successo
“Non si può affiancare la parola morte a quella del lavoro. Bisogna innalzare i livelli di sicurezza sul lavoro. Intanto esprimiamo vicinanza alla famiglia della vittima e del ferito“, dice il sindacalista. Da quanto si apprende da fonti investigative, dovrebbero essere due giovani messinesi le vittime dell’incidente. Quest’ultimo è avvenuto all’interno del garage della nave attraccata al molo 26. La nave si chiama Cartour Delta, ed è una nave ro-ro (che trasporta rotabili).
Le indagini e i sindacati
La Capitaneria di Porto riferisce che l’incidente è stato causato da un malfunzionamento della ralla (il pezzo di acciaio che collega il rimorchio al conduttore) con la parte mobile che ha causato lo sganciamento del rimorchio e l’incidente. Sul luogo della tragedia i funzionari dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale tra cui il presidente, Andrea Annunziata, e il responsabile della Security, Ugo Vestri. “Siamo costernati dai fatti accaduti nel porto di Salerno. La loro gravità impone risposte rapide sulle cause. Si parla di un malfunzionamento del ponte, attendiamo chiarimenti dalle autorità giudiziarie“. Lo afferma il deputato salernitano di Alleanza Verdi e Sinistra Franco Mari.