L'accordo
Gli Usa corteggiano il Vietnam e stringono un patto con Hanoi in chiave anti-Pechino
L'asse tra gli Stati Uniti e il paese asiatico prevede una stretta collaborazione su più ambiti: economico - commerciale, tecnologico, militare e per lo sfruttamento delle materie rare
Esteri - di Redazione Web
Il Vietnam è uno di quei paesi ai quali piace stringere accordi diplomatici con nazioni competitor tra loro. Così, nonostante il Partito comunista vietnamita sia inevitabilmente legato a Pechino e storicamente avverso agli Usa, Hanoi non disdegna affatto l’asse creato nel tempo con Washington. Un rapporto evidenziato dall’ultimo incontro, avvenuto nel paese asiatico, tra il Presidente Joe Biden e l’omologo Vo Van Thuong. Un bilaterale avvenuto successsivamente al G20.
Qual è l’accordo tra Usa e Vietnam voluto da Biden
Una collaborazione strategica che punta a più obiettivi: economico – commerciali, tecnologico, per lo sfruttamento delle materie rare e militare. Se ufficialmente il patto non sarebbe stato siglato in chiave anti-cinese, è ovvio che esso volta a limitare l’espansionismo e l’influenza di Pechino nell’indio-pacifico. E questo è uno scopo condiviso sia dagli Stati Uniti che dal Vietnam. Washington avrebbe anche messo sul tavolo una proposta anti-Mosca: fornire armi americane (più efficienti) ad Hanoi che smetterebbe di acquistarle dalla Russia.
Strategia anti-cinese
Inoltre, gli Usa vorrebbero portare il Vietnam dalla parte di tutti quei paesi asiatici che hanno ottimi rapporti con l’Occidente e che costituiscono un fronte economico – militare opposto a Pechino: Giappone, Filippine, Corea del Sud, India e Australia. Ma il settore principale al quale gli Stati Uniti stanno dando enorme importanza è quello tecnologico. Un ambito in cui la concorrenza con la Cina è spietata. Secondo la Reuters erano presenti ai colloqui esponenti di colossi come Google, Intel, Boeing, Microsoft Nvidia, Honeywell, Marvell, Amkor, Global Foundries. Nel piatto, tra le parti, ci sono lo sfruttamento delle materie rare, l’investimento in Vietnam delle aziende americane, lo sviluppo di un’intelligenza artificiale per Hanoi e l’acquisto da parte del governo vietnamita di 50 Boeing statunitensi.