Giulio D’Alieso è morto in un tragico incidente stradale nella notte tra lunedì e martedì scorso a Cassino. Aveva 19 anni. Un lutto che ha profondamente segnato la comunità, il ragazzo era piuttosto conosciuto. Si era pensato a un avvallamento sul manto stradale o all’attraversamento improvviso di un animale selvatico. E invece la pista al momento più accreditata è quella di una gara tra auto e moto, lungo la provinciale, ripresa peraltro dai video girati da alcuni presenti. La Procura di Cassino ha aperto un’inchiesta, indagano i carabinieri.
L’incidente è avvenuto lungo i tornanti di Montecassino, sulla strada Panoramica. D’Aliesio aveva la passione per le moto e per la musica. Suonava nella banda don Bosco Città di Cassino. Aveva suonato l’ultima volta appena un paio di giorni prima della tragedia, in occasione della cerimonia che ricordava l’80 anniversario del bombardamento di Cassino. L’autopsia sul corpo del ragazzo è stata disposta dal magistrato della procura di Cassino, Flavio Ricci, ed è stata eseguita ieri. Ha confermato che la morte è stata causata da un trauma toracico-addominale.
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Il padre della vittima ha consegnato ai carabinieri un video girato la sera dell’incidente da qualcuno che era presente sulla provinciale, una strada che collega la città di Cassino all’abazia di Montecassino. A partire dalle immagini si ipotizza una gara tra due motociclette e una berlina di grossa cilindrata. Si vede l’auto che viene superata dalla due ruote che però perde il controllo e finisce contro un muro di cinta. Il video finisce con le grida dei ragazzi. Le immagini sono state acquisite dalla Procura di Cassino, si tratta di due video.
I militari hanno rintracciato i cinque occupanti del suv e l’altro ragazzo a bordo della moto, tutti giovani di Cassino e appartenenti a famiglie di ceto medio alto. Gli inquirenti vogliono capire perché i presenti non abbiano raccontato dal primo momento la vera dinamica dei fatti. Al vaglio, come ricostruisce Agi, anche una eventuale omissione di soccorso – sulla quale al momento non c’è alcuna evidenza e infatti nessuno dei ragazzi è indagato. Non è esclusa la pista della manovra azzardata.