X

Morti sul lavoro, è strage: in 24 ore 8 vittime di incidenti

Morti sul lavoro, è strage: in 24 ore 8 vittime di incidenti

Campania, Emilia-Romagna, Abruzzo e Veneto, geografia della morte, della morte degli operai. Da Nord a Sud si muore e si muore per lavoro e sul lavoro, ancora. Dopo Brandizzo e la morte dei cinque operai sulle rotaie, dopo tutti gli appelli istituzionali e no, dopo manifestazioni e sdegno da più parti, non è cambiato nulla e pare non avere fine quella che ormai è diventata una notizia di cronaca quotidiana.

Un totale di otto morti in 24 ore: a Napoli Giuseppe Cristiano,66 anni, operaio Asia (azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti) è rimasto schiacciato dal camion dei rifiuti guidato da un suo collega che, a quanto pare, non si era accorto della presenza di Giuseppe e andando in retromarcia lo ha colpito in pieno e non sono serviti i soccorsi che lo hanno trasportato al Caldarelli dove purtroppo è morto.

A Salerno invece, al porto, un operaio è rimasto schiacciato all’interno di un garage di una nave Caronte e Tourist. Il 13 settembre invece tre operai: Ferdinando Di Nella, 62 anni, Gianluca De Sanctis, 40 anni, Giulio Romano, 56 anni, sono morti dopo lo scoppio alla Esplodenti Sabino di Casalbordino (Chieti). La zona è stata messa sotto sequestro e sono state avviate le indagini, anche perché quanto è avvenuto non fa che riportare alla memoria l’esplosione avvenuta già tre anni fa, sempre alla Sabino, e anche allora ci furono tre vittime. Ad Arzano un operaio di 44 anni, Giuseppe Lisbino che lavorava per una ditta che si occupa di installazioni di pannelli fotovoltaici, è morto precipitando da un capannone, da circa dieci metri di altezza e le indagini ora sono affidate ai carabinieri.

A Bologna, Alfredo Morgese, 52 anni, operaio addetto al rifacimento del manto stradale sulla pista dell’aeroporto Marconi è rimasto schiacciato da un mezzo di proprietà della ditta per cui lavorava. Mentre a San Paolo di Piave (Treviso) due operai sono precipitati all’interno di una cisterna nella Cantina Cà di Rajo, uno dei due è morto sul colpo mentre il secondo si trova in fin di vita in ospedale. Questa volta a fare sentire la sua voce è il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri sottolineando il fatto che non si può più parlare di incidenti ma si deve parlare di propri e veri omicidi: “Cominciamo con il fare una dichiarazione di principio: non si può parlare di incidenti, ma in molte circostanze si tratta di omicidi. Mi rendo conto che è una dichiarazione forte, ma spesso le morti sul lavoro accadono perché si decide scientemente di non rispettare le norme. È accaduto in più di una circostanza che siano stati rimossi dispositivi di sicurezza per produrre di più e più velocemente. È inaccettabile, non si può fare prevalere la logica del profitto sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Secondo Bombardieridobbiamo assumerci, tutti, la responsabilità di non assuefarci a queste morti e perciò va diffusa una cultura della salute e sicurezza, a partire dalle scuole, dove questo tema deve essere inserito come materia di primo insegnamento”. Ma il monito più autorevole arriva ancora una volta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso una lettera nella quale il capo dello Stato bacchetta la ministra Marina Calderone, chiedendo di “fare di più” e aggiungendo che “i morti di queste settimane ci dicono che quello che stiamo facendo non è abbastanza” e sottolineando l’aspetto umano, ovvero che “madri, padri, figli, finito il proprio turno, hanno il diritto di poter tornare alle loro famiglie” e aggiungendo che “non è tollerabile perdere una lavoratrice o un lavoratore a causa della disapplicazione delle norme che ne dovrebbero garantire la sicurezza”.

Nel frattempo, i segretari di Cgil (Maurizio Landini), Cisl (Luigi Sbarra) e Uil (Pierpaolo Bombardieri) hanno inviato una lettera al presidente della Repubblica chiedendo un’azione straordinaria: “Abbiamo presentato al governo una specifica piattaforma unitaria senza aver ricevuto adeguate risposte. È il momento di un’azione straordinaria corale per raggiungere l’obiettivo di zero morti sul lavoro”.